All’OM non è il momento di una crisi sportiva. Certo i risultati non sono più così positivi come quelli di inizio stagione. Eric Di Meco ha però voluto puntualizzare una cosa sull’RMC: Roberto De Zerbi non ha ancora potuto schierare la sua squadra-tipo.
Roberto Di Servire non può o non può più guadagnarselo DI. Sulle ultime due uscite del club marsigliese contro Strasburgo (0-1) e Rabbia (1-1), il tecnico italiano sembrava a corto di idee per galvanizzare il suo gruppo alla ricerca della vittoria.
“Sul reclutamento sono arrivati giocatori inaspettati”
Tuttavia, se vogliamo crederci, non dovremmo dare l’allarme all’Olympique de Marsiglia Eric Di Meco. La causa? Il gruppo che è stato costruito ex-novo durante il mercato estivo dal tandem Pablo Longoria – Medhi Benatia. “Sugli acquisti ci sono giocatori inaspettati che sono arrivati e che sono bravi: Greenwood, Hobjberg, Rulli non lo vedevo a quel livello. E’ un vero vantaggio e senza di lui l’OM avrebbe meno punti. E poi c’è l’arrivo di Rabiot, il che significa che quest’anno c’è un’ambizione particolare”.
“La migliore squadra che ho in mente, non l’ho ancora vista in campo”
Il campione europeo 93 con laDI ha approfittato del suo tempo nello show Rothen s’infiamma Di RMC per riportare la calma al Marsiglia: non c’è stata ancora una squadra standard. “La migliore squadra che ho in mente, non l’ho ancora vista in campo. Con Rabiot, con Merlino. Nelle prime partite ci dicevamo che uno dei grandi beneficiari dell’arrivo di De Zerbi sarebbe stato Merlino. Ha fatto assist, ha giocato più in alto e ha ritrovato le qualità offensive che sapevamo avesse. C’è lui, Balerdi che non c’è, Brassier che di fatto non gioca mai il suo ruolo dall’inizio. E poi a centrocampo voglio vedere Hojbjerg e Rabiot”.