E se Martigues e il Vélodrome fossero già storia antica? E se Milan Robin restasse l’unico marcatore del Martégal sul Boulevard Michelet in Ligue 2? Un tasso di occupazione da fame come quello dei 739 tifosi registrati ufficialmente contro il Dunkerque (1-1), venerdì, perdite finanziarie significative in ogni partita illustrate dai meno di 150 abbonamenti venduti in questa stagione per un canone vicino ai 150.000 euro a partita, il Il club sangue e oro non si è accontentato della falsa buona idea dell’iconico stadio dell’OM che non piaceva al pubblico provenzale. Adesso dobbiamo affrontare i fatti, dobbiamo trovare rapidamente un piano B per non vedere il deficit allargarsi sempre di più.
A 843 chilometri da Martigues
Se i dirigenti della Martega avevano menzionato ufficialmente l’opzione Gueugnon e il suo stadio Jean-Laville situato a 470 chilometri da Turcan prima dei tre turni della stagione, e la commissione sportiva ha addirittura convalidato questa possibilità, è ora verso Chambly (Oise) che l’FC Martigues potrebbe giocherà le prossime partite in casa e perché no dal 18 ottobre e dall’arrivo di Rodez. In ogni caso è questa la pista studiata molto seriamente dal club sangue e oro che farebbe così rotta verso l’Oise, a poco più di 8 ore di distanza e a circa 843 chilometri dallo stadio Walter-Luzi. Lo Chambly, squadra che ora milita in Nazionale 2 (dopo una stagione in L2 nel 2019) e che ha uno stadio all’altezza.