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Diomaye e Sonko chiedono ai senegalesi di aspettare altri 25 anni (di Thierno Alassane Sall)*

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In un contesto in cui la maggioranza dei senegalesi soffre l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e un’inflazione galoppante, l’Agenda 2050 sembra stranamente disconnessa dalla realtà.

Non si propone nulla per alleviare immediatamente le famiglie senegalesi che faticano ad arrivare a fine mese. Nessun piano chiaro per regolamentare i prezzi, allentare la pressione fiscale o offrire aiuti diretti alle famiglie.

Góorgóorlu è assente dal Progetto anche per un altro aspetto. Presunto destinatario finale del suddetto progetto, viene stranamente dimenticato durante la fase di definizione delle priorità, lui che, come un animale da laboratorio, si è sottoposto a tutti i piani abilmente architettati, che lo hanno ridotto al nulla.

Un’altra zona grigia è la questione dei finanziamenti. I progetti citati richiedono investimenti colossali, ma il documento non dice come verranno finanziati.

Le promesse di prosperità futura sono lodevoli, ma non saranno sufficienti ad alleviare la difficile situazione di Góorgóorlu.

* NUOVA Coalizione Senegal

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