(SenePlus) – La scena politica senegalese è infiammata in seguito alla convocazione alla polizia di Bougane Gueye Dany, leader del movimento “Gueum sa bop”. Questa azione, percepita da molti come un tentativo di intimidazione in vista delle elezioni legislative, ha provocato forti reazioni all’interno dell’opposizione e della società civile.
Thierno Alassane Sall, esponente dell’opposizione, non usa mezzi termini di fronte a quella che considera una deriva autoritaria al potere. Sottolinea l’ironia della situazione: “Coloro che hanno letteralmente inondato l’Assemblea nazionale con discorsi ingiuriosi, hanno utilizzato eccessivamente la stampa per attacchi molto spesso detestabili, hanno cercato sistematicamente di denigrare i cittadini onesti, sono allergici alla critica”. Questa dichiarazione sottolinea il paradosso di un regime nato dall’opposizione che oggi sembra voler mettere la museruola ai suoi detrattori.
Il leader della Repubblica dei Valori va oltre denunciando quella che percepisce come una pericolosa politicizzazione della Repubblica: “Non possiamo voler esportare la democrazia e la libertà di espressione nella regione ECOWAS mentre perseguitiamo incessantemente gli editorialisti. , giornalisti e politici, nel suo paese”.
Da parte sua, Alioune Tine, figura rispettata della società civile, invita alla ragione e al rispetto dei principi democratici. Insiste sulla necessità di permettere a Bougane Gueye di preparare con calma le elezioni legislative: “Dobbiamo lasciare che Bougane Gueye vada a preparare le elezioni legislative con la sua coalizione, come tutti gli altri leader politici coinvolti”. Tine mette in guardia dagli errori del passato, sottolineando il pericolo di “criminalizzare l’opposizione”.
Questa vicenda si svolge in un contesto politico teso, dove Bougane Gueye Dany accusa direttamente il primo ministro Ousmane Sonko di sfruttare la polizia e la giustizia per fini politici. “Vuole usare la polizia, la gendarmeria e la giustizia in generale per risolvere i problemi politici”, ha dichiarato Gueye Dany in un intervento video, gettando così la chiave nello stagno.
La convocazione di Bougane Gueye Dany, le cui ragioni restano poco chiare, solleva interrogativi sullo stato della democrazia in Senegal. Evidenzia le crescenti tensioni tra governo e opposizione in vista delle cruciali scadenze elettorali e rilancia il dibattito sulla libertà di espressione e il rispetto dei processi democratici nel paese.
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