il governo smentisce le voci sulla morte di Paul Biya

il governo smentisce le voci sulla morte di Paul Biya
il governo smentisce le voci sulla morte di Paul Biya
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Dopo una serie di indiscrezioni sullo stato di salute del presidente Paul Biya, il governo camerunese denuncia “commenti tendenziosi” e assicura in un comunicato stampa che il capo dello Stato che “sta bene si unirà al Camerun nei prossimi giorni” .

“Il governo della Repubblica afferma inequivocabilmente” che le voci che circolano sui social network e nei media sullo stato del presidente “sono fantasia e pura immaginazione dei loro autori”.

“In ogni caso, il Capo dello Stato sta bene e tornerà in Camerun nei prossimi giorni”, prosegue il comunicato firmato dal portavoce del governo.

In un comunicato stampa, la presidenza ha rassicurato anche “sull’ottimo stato di salute del Capo dello Stato che lavora e svolge i suoi affari a Ginevra, dove non è mai uscito dal suo arrivo da Pechino”.

Negli ultimi giorni si sono moltiplicati gli interrogativi sulla sua assenza dalla scena pubblica dopo la sua partenza da Pechino all’inizio di settembre, dopo il vertice del Forum di cooperazione Cina-Africa (FOCAC).

Il Capo dello Stato non ha partecipato all’ultima Assemblea generale dell’ONU a New York, né all’ultimo vertice della Francofonia a Parigi.

Voci che ne annunciavano la morte sono state riprese da vari media in diversi paesi.

La settimana scorsa, Christian Ntimbane, avvocato e candidato dichiarato alle elezioni presidenziali del 2025, ha sfidato in una lettera aperta il ministro direttore del gabinetto civile del presidente, chiedendo spiegazioni ufficiali sulla sua “situazione spaziale” e sui “motivi della sua assenza prolungata”

Con 91 anni, Paul Biya è il leader eletto più anziano in carica. Ha governato il Camerun senza condividere per più di 41 anni.

Le voci sulla sua salute sono numerose: appare solo in rari discorsi televisivi, registrati e pronunciati con fatica. Oppure nelle foto e nei video delle feste di famiglia, accanto all’influente moglie Chantal.

I suoi detrattori lo accusano di governare da una torre d’avorio del suo villaggio natale di Mvomékaa, nel sud, dove trascorre la maggior parte del suo tempo quando non è a Ginevra, mentre il Camerun deve affrontare importanti sfide di sicurezza, economiche e sociali.

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