Il nuovo allenatore Ivan Juric ammette che i giocatori della Roma erano “molto tristi” per l’esonero di Daniele De Rossi e rivela di aver scoperto le dimissioni dell’amministratore delegato del club guardandole in televisione.
È stato l’esordio ideale per il nuovo allenatore, che ha travolto a sorpresa la capolista della Serie A, l’Udinese, per 3-0 allo Stadio Olimpico.
Artem Dovbyk ha aperto le marcature, Paulo Dybala ha guadagnato e trasformato un rigore prima che l’ucraino fornisse l’assist per il primo gol con la maglia giallorossa di Tommaso Baldanzi.
È stata la loro prima vittoria della stagione, ma è stata giocata in un’atmosfera molto strana: per i primi 30 minuti la Curva Sud è rimasta vuota per protestare contro l’espulsione di Daniele De Rossi.
Quella decisione sconcertante e la nomina di Juric sono arrivate mercoledì, poi oggi l’amministratore delegato della Roma Lina Souloukou ha presentato le sue dimissioni.
“Abbiamo fatto bene, soprattutto nel primo tempo, mentre dopo la pausa abbiamo iniziato a perdere la forma ogni tanto. È stata una buona risposta della squadra”, ha detto Juric a Sky Sport Italia.
Nonostante la prima vittoria stagionale, al fischio finale i tifosi della Roma hanno continuato a fischiare i giocatori, con particolare ira rivolta a Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante.
“Tutto quello che so è che quando sono arrivato, i giocatori sono stati molto onesti con me, dicendomi che erano tristi per l’esonero di De Rossi. Lo apprezzo, perché a volte i giocatori possono provare a nasconderlo, ma si vedeva quanto fossero tristi. Avevano dato tutto e non avevano ancora ottenuto buoni risultati.
“Penso che abbiamo lavorato bene negli ultimi giorni, ci sono alcuni concetti che possono applicare senza troppe difficoltà, soprattutto quelli che hanno fatto la scorsa stagione. Anche i giocatori che sono stati fischiati potrebbero essere in grado di cambiare l’umore.
“Questi ragazzi erano davvero delusi dall’esonero e volevano dare tutto per la Roma”.
La Roma cambia con Juric
Juric ha detto che quando è stato assunto, il club gli aveva chiesto di qualificarsi per la Champions League, quindi fin dove può arrivare questa squadra?
“Dovremo vedere quanto riusciremo a resistere, la risposta iniziale è stata grandiosa. Penso che questi giocatori siano in grado di giocare questo stile di calcio, abbiamo un sacco di facce nuove che devono recuperare. Chiedo nuovi concetti che alcuni capiscono subito, altri hanno bisogno di un po’ più di tempo, è normale.
“Chiedo pressing, aggressività, controllo del gioco e movimento della palla. Questa è solo la prima partita, ci rivedremo tutti nelle prossime due settimane”.
Negli ultimi anni la Roma ha oscillato tra una difesa a tre e una a quattro, sia con José Mourinho, sia con De Rossi, sia ora con Juric.
“Con Mourinho difendevano con quattro e cercavano di costruire dal basso con tre. Erano più abituati a certe situazioni. Speriamo di recuperare presto anche Nicola Zalewski, perché allora avrò più opzioni per i terzini”.
Zalewski era stato escluso un paio di settimane fa per essersi rifiutato di trasferirsi al Galatasaray, ma sta negoziando un nuovo contratto e dovrebbe essere accolto nuovamente in squadra.
A dimostrazione di quanto fosse diventato caotico il club, a Juric è stato chiesto quando ha scoperto che il CEO Souloukou si era dimesso.
“L’ho scoperto guardando Sky, stavamo pranzando. Sono triste perché c’era un problema familiare, i bambini vengono sempre prima e questo è un momento davvero molto difficile per lei. Dobbiamo concentrarci sull’allenarci bene, giocare un buon calcio e dare ai nostri tifosi qualcosa da festeggiare. Il resto è nelle mani degli altri.”
Ieri era stato riferito che Souloukou aveva chiesto alla polizia la protezione per la sua famiglia dopo le minacce ricevute da alcuni esponenti più problematici degli ultras romanisti.
