Quattro contendenti per un posto

Quattro contendenti per un posto
Quattro contendenti per un posto
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Pubblicato il 19 settembre 2024


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Dopo l’annuncio della candidatura del ciadiano Mahamat Abbas Tolli alla presidenza della Banca africana di sviluppo (AfDB) il 9 febbraio 2024, altre importanti personalità africane hanno espresso il loro desiderio di succedere al dott. Akinwumi Adesina alla guida di questa istituzione panafricana. Oltre a Mahamat Abbas Tolli, si sono fatti avanti altri tre contendenti: il beninese Romuald Wadagni, che è il favorito, lo zambiano dott. Samuel Munzele Maimbo e il mauritano Ousmane Kane.

Mentre il comitato direttivo del consiglio di amministrazione dell’AfDB deve ancora aprire e rivedere le candidature tra settembre 2024 e gennaio 2025, queste quattro personalità si distinguono già per la loro serietà ed esperienza. Ognuna ha un solido background che potrebbe condurle alla presidenza dell’AfDB.

La Banca AfS, un vettore di sviluppo

Il nuovo presidente dovrà affrontare diverse sfide importanti. Ad esempio, dovrà garantire la continuità del modello di capitale ibrido, che combina capitale proprio e risorse esterne per finanziare progetti ambiziosi. Questo modello ha consentito investimenti significativi, come il finanziamento della costruzione dell’autostrada Abidjan-Lagos e lo sviluppo di parchi solari nell’Africa orientale.

Oltre a gestire questo innovativo meccanismo finanziario, il presidente entrante dovrà affrontare questioni urgenti come la lotta al cambiamento climatico. La AfDB ha recentemente sostenuto iniziative come il progetto di riforestazione del bacino del Congo e il prossimo leader dovrà continuare questi sforzi per rafforzare la resilienza ecologica del continente.

Il successore dovrà anche destreggiarsi in un ambiente economico complesso, con sfide legate alla diversificazione economica e alla riduzione della povertà. I ​​candidati dovranno dimostrare la loro capacità di mantenere lo slancio riformista avviato da Adesina, rafforzando al contempo il ruolo dell’AfDB nella promozione di una crescita sostenibile e inclusiva in Africa.

Il beninese Romuald Wadagni, il favorito

Originario del Benin, Romuald Wadagni, Ministro di Stato e Ministro dell’Economia e delle Finanze dal 2016, è riconosciuto per aver trasformato l’economia beninese in una delle più dinamiche della subregione. Sotto la sua guida, il Benin ha registrato un tasso di crescita in costante aumento: dal 3,8% nel 2020, al 7,2% nel 2021, poi al 6,3% nel 2022 e al 6,4% nel 2023. Le sue riforme hanno rafforzato la resilienza economica del Paese e hanno consentito il rimborso anticipato dei debiti, cosa che ha fatto guadagnare al Benin le congratulazioni del FMI.

Wadagni ha anche promosso la crescita del settore privato, con il Benin riconosciuto dall’UNCTAD come uno dei paesi in cui è più facile avviare un’attività. Ad aprile 2024, Standard & Poor’s ha migliorato il rating del credito del Benin a “BB-” con una prospettiva “Stabile”, riflettendo la solida performance economica del paese. Sostenuto a livello internazionale e onorato più volte come miglior ministro delle finanze africano (2018, 2020, 2023), Wadagni si presenta come il candidato di un’economia ad alte prestazioni e afferma di essere fiducioso sulle sue possibilità di guidare l’AfDB.

La sua forza deriva quindi dal fatto di essere al timone di un’economia che funziona meglio di quella dei suoi concorrenti ciadiani, zambiani e mauritani.

CEMAC e ECCAS scelgono Mahamat Abbas Tolli (52 anni)

L’ex governatore della BEAC Mahamat Abbas Tolli gode del sostegno incondizionato del presidente Déby, che sta conducendo un’intensa attività di lobbying diplomatica in Africa e con i partner della Banca africana di sviluppo (AfDB), rafforzando così il suo status di “candidato centrafricano”.

Tolli ha diretto le dogane del Ciad (2001-2003) e il gabinetto civile della presidenza prima di occupare posizioni chiave, tra cui il Ministero delle Finanze e dell’Economia, ed è stato a capo delle Infrastrutture. Nonostante una solida carriera, la sua candidatura è macchiata da accuse di frode durante il suo mandato al BEAC che hanno offuscato la sua immagine.

Il dottor Samuel Munzele Maimbo dello Zambia, candidato alla SADC

Il dott. Samuel Munzele Maimbo, economista zambiano con quasi 30 anni di esperienza in sviluppo, mercati finanziari e pianificazione strategica, è il candidato della Southern African Development Community (SADC) per la presidenza dell’AfDB. La sua candidatura è stata convalidata durante il 44e Summit SADC nell’agosto 2024. Attualmente vicepresidente della Banca Mondiale responsabile del bilancio e della pianificazione strategica, ha anche guidato dipartimenti chiave presso IDA e IBRD. Dovrà superare due sfide, la tendenza di un francofono a sostituire Adesina e la sua distanza dal campo, a differenza dei suoi avversari.

Ousmane Kane, mauritano

Il candidato meno noto, Ousmane Kane, ex governatore della Banca centrale della Mauritania, ha annunciato la sua candidatura il 26 agosto 2024. Con oltre 15 anni di esperienza presso l’AfDB, ha ricoperto diverse posizioni chiave, tra cui quella di Vicepresidente per i servizi istituzionali. Laureato al Polytechnique Paris e alle Mines de Saint-Étienne, la sua candidatura gode di un ampio sostegno. Kane ha anche guidato la SNIM (Société nationale industrielle et minière de Mauritanie) e ha ricoperto posizioni ministeriali in Mauritania, rafforzando la sua credibilità per questa posizione. Tuttavia, il suo curriculum appare misto: la SNIM è nota per la sua gestione anarchica e l’economia mauritana è tra le meno diversificate al mondo.

Alla luce dei profili dei candidati, l’esito di queste elezioni resta incerto. La scelta del successore di Akinwumi Adesina dipenderà principalmente dagli azionisti non regionali dell’AfDB, che detengono il 40% del capitale, tra cui Stati Uniti (6,3%), Giappone (5,2%), Germania (3,9%) e Francia (3,6%).

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