Sui 9.000 m² del primo piano, il museo presenta, insieme alle sue collezioni, 71 creazioni di Balenciaga, Saint Laurent, Alaïa, Gaultier e persino van Herpen. Un dialogo tanto originale quanto stravagante.
Dalla Galleria Scipion del Louvre, tra le vetrine di piatti e brocche in smalto dipinto risalenti al Rinascimento, tra gli arazzi Gobelins che raccontavano a Luigi XIV del trionfo di Roma su Cartagine, 71 silhouette vestite in modo selvaggio sono state appena esposte nei dintorni.
Così, in questi 9.000 m² del reparto degli oggetti d’arte, sul loro scintillante podio firmato Nathalie Crinière – o nelle vetrine stesse per alcuni accessori, scarpe, borse, collane -, queste installazioni risvegliano questo primo piano dell’ala The Richelieu, parte di il palazzo-museo solitamente molto meno frequentato dell’ala Denon, con la sua Gioconda e la sua Corona di diamanti.
« L’idea è quella di evidenziare connessioni, echi e più in generale di far dialogare le creazioni contemporanee dell’alta moda con queste collezioni che vanno da Bisanzio al Secondo Impero. »riassume Olivier Gabet. Questo, durato quasi dieci…
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