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Progetti nonostante le incertezze

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Nedde. Progetti nonostante le incertezze. È stato nel municipio di Nedde che la settimana scorsa è stata pronunciata la cerimonia dei voti da Monique Lenoble, sindaco della città.

Come ogni anno, questa cerimonia offre ai residenti l’opportunità di riunirsi per ascoltare il discorso del sindaco e per parlare tra loro. Contrariamente al solito, ha scelto di concentrarsi sui diversi progetti che verranno realizzati durante l’anno, rimandando il pubblico al giornale comunale “La Sève” per vedere i risultati raggiunti.

Il grande cantiere della Maison Couégnas

In primo luogo, ha accennato ai lavori che inizieranno presto nella Maison Couégnas (importante casa vicino al parco comunale e alla biblioteca/casa dell’associazione). L’interno sarà ristrutturato per ospitare il centro sanitario sostenuto dalla comunità dei comuni e una sala attività al piano terra. Il primo piano sarà trasformato per creare due duplex. Per ridurre le isole di calore è previsto che l’area circostante venga piantumata con vegetazione, fino alla biblioteca/centro associativo. Tale zona sarà pedonalizzata con l’utilizzo di materiali di fondo permeabili; la circolazione sarà quindi modificata. Quest’opera dovrebbe ricevere finanziamenti dallo Stato, dalla Regione e dal Petr, lasciando che sia il Comune a investire parte dei costi. Il consiglio comunale ha optato per il prestito per mantenere i fondi disponibili (un prestito è a breve termine, l’altro è a più lungo termine).

Altri lavori potrebbero vedere la luce ed essere in parte finanziati dal Dipartimento; Monique Lenoble ha chiesto a Jean-Claude Leblois, presidente del consiglio dipartimentale, di venire a spiegare la situazione attuale. Si ricorda che i sussidi dipartimentali ai comuni vengono generalmente decisi durante i Comitati Dipartimentali Territoriali (CDT) che si tengono all’inizio dell’anno. Tuttavia, come ha affermato il presidente, la situazione finanziaria dei dipartimenti è limitata perché il bilancio nazionale non è ancora stato finalizzato e i costi dell’assistenza sociale per i bambini si sono moltiplicati. Come dice lui, lo Stato chiede molto e “se rompiamo i territori, rompiamo tutto. »

Lei ha poi spiegato che il panificio, interamente creato con diversi aiuti finanziari, sarà venduto agli attuali panettieri dopo essere stato valutato da tre diversi esperti. Cinque anni fa il Comune contava sul fatto che il panificio continuasse e la prova è che era giusto visti i clienti che vi si fermano.

Pratico. Trovate il giornale “La Sève” su www.nedde.fr (vai in fondo alla home page).

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