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Cigéo, un gesto straziante

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La Commissione di Valutazione (CNE) ha presentato il suo nuovo rapporto a Clis de Bure. Gli avversari… lo hanno squarciato in due.

Era il 13 luglio a Joinville. Il CNE, come ogni anno, doveva presentare un 18e relazione sul monitoraggio del progetto Cigéo. Difficile evidenziare un tema piuttosto che un altro, dopo una presentazione che parte dal rilancio del nucleare per arrivare ad un quadro generale dei Paesi che hanno optato per lo stoccaggio sotterraneo delle scorie nucleari. Interessante ma Cigéo in tutto questo? Tuttavia, il CNE prevede di pubblicare il suo rapporto sul dossier Dac (richiesta di autorizzazione per creare Cigéo) alla fine del 2025. Le materie individuate sono geologia, idrogeologia, scienza dei materiali, chimica dei radionuclidi, chimica delle interfacce, scienze ambientali e climatiche. Questa commissione di esperti scientifici esaminerà anche la recuperabilità, gli inventari, la reversibilità e la fase industriale pilota (Phipil). Pertanto a volte ci atteniamo alle generalità. Ciò che gli oppositori del progetto presenti durante questa presentazione non hanno mancato di ricordare vividamente.

Nessun miracolo

“20 anni fa abbiamo stracciato il tuo rapporto, 20 anni dopo non è cambiato nulla!” Jean-Marc Fleury, presidente degli Eletti Contrari all’Interramento delle Scorie Nucleari (Eodra), nel suo discorso, ha simbolicamente stracciato ancora una volta il rapporto del CNE. Tensione palpabile nella sala e risposta imbarazzata del presidente del CNE, Vincent Lagneau, convinto che il suo ruolo non fosse quello di fare “raccomandazioni politiche” e che non dovremmo aspettarci “Rivelazioni miracolose oggi”. Ma siamo rimasti insoddisfatti durante questa presentazione? Il CNE ha affrontato il tema dei rifiuti bituminosi e della loro classificazione. “Riusciremo sicuramente a classificare questi rifiuti così come sono”dice. Altro punto da notare, oggi parliamo di un dimostratore di chiusura e test di tenuta Cigéo. Perché ricordiamolo, il principio del Cigéo resta quello di confinare le scorie nucleari a 500 metri di profondità dopo un periodo di circa cento anni. “Dov’è l’umano in tutto questo?”chiese un avversario. Una questione che aleggia nel mezzo di considerazioni molto tecniche.

Soldi nucleari Nel corso dei suoi saluti alla stampa, il presidente del Dipartimento, Nicolas Lacroix, ha menzionato il sostegno economico al Cigéo, oggetto di dure trattative. “Abbiamo bisogno di una tassazione che risponda alle sfide”, ha dichiarato. E sperare in una dotazione di 120 milioni di euro per i due dipartimenti (Mosa e Alta Marna).

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