La trasmissione di un’intervista a Maël de Calan, presidente del consiglio dipartimentale del Finistère, ha acceso il fuoco nell’esecutivo del Finistère. Descrive il deputato della LFI Pierre-Yves Cadalen come “fazioso” e “antisemita”. Quest’ultimo ha sporto denuncia per diffamazione.
Gli essenziali del giorno: la nostra selezione esclusiva
Ogni giorno la nostra redazione vi riserva le migliori notizie regionali. Una selezione solo per te, per rimanere in contatto con le tue regioni.
France Télévisions utilizza il vostro indirizzo e-mail per inviarvi la newsletter “L’essenziale di oggi: la nostra selezione esclusiva”. Potrai cancellarti in ogni momento tramite il link in fondo a questa newsletter. La nostra politica sulla privacy
È un peso che non passa. Un’invettiva, come spesso accade, tra due eletti di schieramenti opposti. Ma questa volta i tribunali, chiamati a pronunciarsi, potrebbero fare chiarezza sui discorsi antisemiti.
Invitato sul set di Tébéo, il 27 dicembre 2024, il presidente del dipartimento del Finistère, Maël de Calan, del partito Les Républicains, esordisce deplorando che il Partito socialista, che “è stata una bella festa”possono unire le forze con La France Insoumise (LFI). La sua mente si riscalda quando menziona LFI, descritta come una festa “fazioso, violento e antisemita”. Il giornalista poi lo riprende, “pensi che Cadalen sia fazioso e antisemita?”. “Sìrisponde il presidente del Dipartimento, IPenso che Pierre-Yves Cadalen sia fazioso e antisemita, o comunque che sostenga posizioni faziose e antisemite».
Dieci giorni dopo, il deputato della LFI, eletto nella circoscrizione di Brest, preso di mira da questi commenti, ha annunciato che sporgeva denuncia contro Maël de Calan per diffamazione. Pierre-Yves Cadalen scrive:“Questa diffamazione ovviamente colpisce me personalmente, ma danneggia anche il mio movimento e tutti i cittadini che rappresento”. Interrogato questo lunedì, 20 gennaio, si è rifiutato di commentare, indicando soltanto che lui “auspica che sia fatta giustizia”.
Secondo il dizionario Le Robert, “factieux” significa “chi esercita contro il potere costituito un’opposizione violenta tendente a provocare disordini”. L’aggettivo “antisemita” significa che lo è “ispirato dall’odio verso gli ebrei”.
Da leggere. A Vannes, etichette antisemite prima dell’arrivo di Christine Angot
A sinistra, i tre partiti associati al Nuovo Fronte Popolare, Gli Ecologisti, il PCF e il PS, hanno espresso il loro sostegno alla deputata France Insoumise. Del Partito socialista, il consigliere dipartimentale Kévin Faure crede alle parole di Maël de Calan “non sono degni di un presidente di dipartimento”. Quello che, nel giugno del 2024, già attaccava il presidente del dicastero, accusandolo di essere “sempre così pronto a concretizzare la sua candidatura ministeriale permanente”, invita Maël de Calan a “rimanete calmi e cortesi”.
Anche il consigliere dipartimentale e segretario del Partito comunista francese del Finistère, Ismaël Dupont, li giudica “attacchi disonesti”, “intellettualmente, politicamente e moralmente”. Egli spiega: “Questi attacchi mirano in realtà a squalificare la solidarietà con il popolo palestinese e la critica alla politica bellicosa e colonialista del governo di estrema destra israeliano, e alla complicità di questa politica in Europa e negli Stati Uniti”.
Per l’Europa Écologie Les Verts, la consigliera dipartimentale Pauline Louis-Joseph-Dogué, eletta in uno dei cantoni di Brest, denuncia, da parte sua, “Attacchi personali indegni e violenti. Sono prive di fondamento e minano sia l’onore della persona che la qualità del dibattito pubblico, contribuendo a fratturare la società, adulando gli istinti peggiori, suscitando paure e odi.”
Attacchi personali, li ritiro
Maël de Calanpresidente del Consiglio generale del Finistère
Maël de Calan, da parte sua, scrive: “Non conosco Pierre-Yves Cadalen […] Attacchi personali, li ritiro”. Ma crede che la Francia ribelle lo sia “Responsabile dell’aumento dell’antisemitismo, descrive Hamas come un movimento di resistenza, non ha ancora condannato gli attentati del 7 ottobre e ha designato i nostri compatrioti di fede ebraica come vendicativi”.
Il presidente del Consiglio dipartimentale assicura di attendere “Non vedo l’ora di uno scontro legale, se sarà necessario, che sarà l’occasione per allertare l’opinione pubblica sulla deriva antisemita della Francia ribelle”.
Related News :