Sanseverino è il gipsy jazz che fa swing alle parole, è un polistrumentista e cantante che si circonda di tanta gente per condividere con il pubblico le sue note di umorismo. Ma venerdì, a L’Azimut, verrà da solo e con le composizioni di un altro, quelle di François Béranger. “Beber”, morto nel 2003, aveva testi feroci ma anche teneri. È uno dei simboli dello spirito di protesta dopo il maggio 68, un artista che non aveva la lingua in tasca. Sanseverino, che già ne aveva preso il posto Tango della noiadedica un intero spettacolo all’autore, compositore ed esecutore. È anche la seconda parte di questo omaggio da ascoltare e vedere.
Francia
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