Par
Beniamino Forant
Pubblicato il
15 gennaio 2025 alle 15:15
Questa è una buona notizia per i residenti delle 282 unità abitative delle due torri, ciascuna delle quali è alta più di 20 piani.
Il 7 gennaio 2025, il tribunale amministrativo di Strasburgo si pronuncia a favore della non distruzione delle due torri Plein ciel di Mulhouse, punta di diamante di Distretto delle collineindicando che gli edifici non erano soggetti alle normative High Rise Buildings (IGH).
Questa decisione arriva mesi dopo che la commissione dipartimentale per la sicurezza aveva espresso parere sfavorevole riguardo al rispetto degli standard di sicurezza delle due torri.
Richiesto lavoro molto costoso
Secondo France 3, la città di Mulhouse ha raccomandato ai comproprietari di investire 45 milioni di euro per edificio, ovvero circa 250.000 euro per alloggio. Se la comproprietà rifiutasse, le torri risalenti agli anni ’60 verrebbero demolite. Una scelta difficile da fare.
La questione viene quindi portata davanti ai tribunali. La difesa dei comproprietari sostiene che le due torri non possono essere soggette alla normativa IGH perché questa norma è stata adottata nel 1977, cioè dopo la costruzione degli edifici.
Allo stesso tempo, il giudice giudiziale di Mulhouse si è pronunciata sulla mancata esecuzione dei lavori da parte dei comproprietari, e ha pertanto deciso di affidare la gestione dell’immobile ad altra amministrazione.
L’avvocato dell’associazione di comproprietà ha presentato ricorso contro questa decisione. Ai colleghi di France 3 spiega che il municipio vuole “cacciare a caro prezzo i proprietari e radere al suolo gli edifici”.
La vicenda della distruzione delle torri Cielo pieno è quindi lungi dall’essere giunto al termine.
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Francia
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