Par
Daniele Chollet
Pubblicato il
15 gennaio 2025 alle 6:26
Il blocco triangolare, questo programma di 250 unità abitative previste nel centro della città, vicino alla stazione, su 1,2 ettari, tra le avenue de la Gare, Georges-Clémenceau e la Chaussée Jules-César, è oggetto di dibattito a Beauchamp, cittadina di 9.500 abitanti nella Val-d’Oise.
Dopo le indagini preliminari al dichiarazione di pubblica utilità (Dup) organizzato nel 2023 e il rilievo parcellare in vista della trasferibilità del terreno durante il quale i residenti hanno potuto consultare i documenti ed esprimere le proprie osservazioni al commissario investigativo, il Comune ha organizzato il 16 novembre un “forum cittadino” nel corso del quale sono stati presentati tre progetti presentato.
Il comune spiega di aver raccolto “opinioni e domande dei residenti di Beauchamp”, che consentiranno di “arricchire e finalizzare l’analisi e quindi determinare il promotore”.
Quest’ultima sarà scelta a marzo, come indicato nei suoi auguri da Françoise Nordmann, sindaco (Se) di Beauchamp.
L’associazione evoca “troppa densificazione”
Ma per l’associazione Barde (associazione degli abitanti di Beauchamp per la difesa del loro ambiente), “organizzare in una sola giornata un unico dibattito attorno ai tre progetti selezionati non è stato il massimo in termini di consultazione dei cittadini. data la complessità di ciascuno di essi. »
Se l’isolato del Triangolo è un “progetto di grande importanza per la riqualificazione del centro cittadino”, perché mira ad “abbellire e rivitalizzare il cuore della città”, l’associazione Barde giudica che “la densificazione è troppo forte” e si preoccupa edifici che salgono “a 19 metri. Gli edifici previsti travolgeranno completamente il paesaggio urbano circostante. »
Infine, “anche se l’idea di rifare il centro cittadino (…) è da accogliere con favore”, l’associazione si interroga sulla cura di questa nuova popolazione, in particolare sulle soluzioni di assistenza per i più piccoli.
Necessità di costruire alloggi sociali a Beauchamp
La costruzione in prossimità delle stazioni è fortemente incoraggiata nel Sdrif (Piano Generale della Regione Île-de-France). Per il comune, che sta portando avanti questo progetto con ilEpfif (ente fondiario pubblico dell’Île-de-France), si tratta di sostituire gli edifici “di scarsa qualità e molto vetusti” con alloggi moderni, di cui il 45% di edilizia sociale, per colmare il gap con la normativa Sru (Solidarietà e rinnovamento urbano) che impone il 25% di alloggi sociali. Queste 250 case uniranno alloggi per anziani, alloggi intergenerazionali e proprietà abitative.
Quest’anno il comune realizzerà una nuova consultazione “sugli spazi pubblici e sul progetto definitivo”.
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