I servizi segreti americani hanno scoperto negli ultimi mesi che il GRU, il servizio segreto militare russo, stava sviluppando un sofisticato programma volto a collocare esplosivi sugli aerei cargo e passeggeri provenienti dall’Europa verso gli Stati Uniti e il Canada, riferisce il New York Times. I primi segnali preoccupanti sono comparsi l’estate scorsa, quando pacchi apparentemente innocui hanno misteriosamente preso fuoco negli aeroporti e nei magazzini di Germania, Regno Unito e Polonia. L’intelligence americana ha identificato questi incidenti come “test sul campo” condotti dal GRU per valutare le rotte di spedizione e i sistemi di controllo della sicurezza.
Di fronte a questa minaccia, Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale, e William Burns, direttore della CIA, hanno coordinato i loro sforzi per trasmettere un messaggio forte a Putin attraverso diversi canali diplomatici e di intelligence. “Un sabotaggio che provochi vittime di massa designerebbe la Russia come uno stato sponsor del terrorismo”, hanno avvertito.
“Il rischio di un errore catastrofico era evidente”, ha detto il ministro per la Sicurezza nazionale Alejandro Mayorkas. “Queste cariche avrebbero potuto esplodere su un aereo pieno di passeggeri.”
Washington ritiene che il messaggio sia stato recepito, rilevando una significativa diminuzione degli atti di sabotaggio in Europa. Tuttavia, un alto funzionario dell’amministrazione si arrabbia: “La guerra segreta continua, e la Russia sta cercando di spezzare il desiderio della NATO di sostenere l’Ucraina senza rischiare una guerra totale con l’alleanza”.
I servizi americani non sono stati in grado di determinare con certezza il livello del coinvolgimento diretto di Putin in questo progetto. Viene presa in considerazione anche l’ipotesi di un’iniziativa di funzionari ambiziosi del GRU, che consenta al presidente russo di mantenere una “plausibile distanza” dall’operazione.
Francia
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