I numeri sono da capogiro. Per far uscire Gifi dalla crisi finanziaria senza precedenti in cui è sprofondata la società di Villeneuvoise e permettere a Philippe Ginestet di lanciare un nuovo piano di risanamento, le banche creditrici avrebbero dato il loro accordo per cancellare 470 milioni di debiti, secondo “La Lettre”.
Gifi: un impero in vendita
In difficoltà finanziarie, il marchio Gifi è stato messo in vendita dal suo storico proprietario, Philippe Ginestet
In un articolo pubblicato online martedì 14 gennaio, il quotidiano digitale investigativo conferma l’ipotesi sviluppata nelle nostre rubriche l’8 gennaio, secondo cui il fondatore dello specialista del bazar era il miglior candidato di fronte ai potenziali acquirenti di questo colosso di 6.500 dipendenti. Sono state presentate lettere di intenti. Secondo «La Lettre» non è seguita alcuna offerta di acquisizione.
Questo nuovo “regalo” delle banche avrebbe un prezzo. Innanzitutto, Philippe Ginestet, tramite la sua holding GPG, dovrebbe accettare un nuovo sforzo per salvare il suo “bambino” depositando 270 milioni di euro in garanzia. La vendita del suo prestigioso hotel multicolore, Le Stelsia, sarebbe solo un esempio degli sforzi compiuti da Philippe Ginestet. E questa non sarebbe l’unica contropartita. Per ottenere questo impegno, il capo, spesso descritto come estroso, sicuramente anticonformista, ha dovuto prendere un altro impegno: quello di mollare il timone.
Philippe Ginestet sullo sfondo?
Philippe Ginestet resterà presidente del consiglio di sorveglianza della Gifi, ma non sarà più al comando. Per sostituirlo nella carica di direttore operativo, viene allevata una vecchia conoscenza. Sempre secondo “La Lettre” si tratterebbe di Philippe de Castelnau. Attuale vicedirettore generale di Showroomprive.com, quest’ultimo conosce bene Gifi avendovi ricoperto il ruolo di direttore finanziario dal 2013 al 2019.
Contattato, il portavoce di Gifi, Didier Pitelet, ha detto di non essere in grado di “commentare” queste accuse, poiché non è stato ancora firmato alcun memorandum d’intesa. Non è stato possibile contattare l’avvocato della società, Christophe Dejean, segno forse che la firma è imminente. A Villeneuve-sur-Lot, dove la sede della Gifi dà lavoro a quasi 850 persone, magazzini compresi, il tutto sarebbe accompagnato sicuramente da un “uff” di sollievo.
Related News :