All’epoca aveva 19 anni. E anche lei avrebbe potuto firmare il “manifesto delle 343”, quelle donne che hanno ammesso di aver abortito illegalmente in Francia in un articolo pubblicato sul Nouvel Observateur nel 1971. Christiane Taubira rivela di aver subito un aborto 54 anni fa in Guyana quando era un’adolescente, durante il documentario “Just listening to women”, trasmesso su France 5 martedì 14 gennaio alle 21:05
Annunciato a dicembre, questo documentario realizzato con il contributo dell’INA in occasione del 50° anniversario della legge Veil che ha legalizzato l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) dà la parola a 79 donne di età compresa tra 70 e 99 anni che hanno abortito in un periodo in cui era proibito. Compreso l’ex ministro della Giustizia.
“A me è successo subito dopo il diploma di maturità”, ricorda l’ex ministro della Giustizia, che si presenta come tutte le altre donne con il suo nome e la sua età al momento di questa gravidanza indesiderata. “Ciò che è spietato è che è il primo colpo. Non c’è tempo per assaporare il piacere. C’è una sorta di punizione che cade lì, come gli insegnamenti che ho ricevuto alla scuola confessionale. Primo peccato, prima punizione! »
“Quando mi succede me ne rendo conto, perché non ho il ciclo. Quindi ne parlo con il mio ragazzo. Non ricordo la nostra conversazione, ma abbiamo deciso che non era possibile tenere questo bambino”, spiega. Sarà proprio il giovane ad aiutarla ad abortire, raccomandandole i servizi di uno di quelli che allora venivano chiamati “creatori di angeli”. Poi le dice che “conosce qualcuno che può liberarmi di… questa cosa, questo embrione”.
Quindi ottiene un appuntamento per sottoporsi ad un aborto clandestino. “Il giorno stabilito mi reco a casa di questa signora. Non ho memoria di quello che mi ha fatto. Ricordo il suo volto chiuso, ricordo il suo silenzio. Ricordo una sorta di forza, ricordo un’oscurità, ma non ricordo nemmeno la sofferenza fisica. »
Dopo questa operazione a Caienna, Christiane Taubira è volata in Martinica, a 2.000 km di distanza, per i suoi studi. È qui che subirà le conseguenze sanitarie del suo aborto: “Ho una grave infezione, la febbre. Per diversi giorni eravamo convinti che non sarei sopravvissuto. » È ricoverata d’urgenza. “Il medico mi chiede: Chi ti ha fatto questo? Sento parole come salumi, salumiNon lo so. Capisco che sia violento, ma neanche per un millesimo di secondo mi viene l’idea di tradire la signora. »
Sebbene ogni anno 240.000 donne abortiscano, il diritto all’interruzione volontaria della gravidanza è stato sancito dalla Costituzione con un voto del 4 marzo 2023.
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