DayFR Italian

Diffusione del morbillo nelle carceri: l’amministrazione penitenziaria prende l’iniziativa

-

Dall’avvio della campagna di vaccinazione contro il morbillo, i detenuti e i dipendenti della prigione locale di Tetouan hanno mostrato un notevole interesse a ricevere il vaccino. Questa iniziativa rientra nelle misure di prevenzione adottate dalla DGAPR, in collaborazione con il Ministero della Salute e della Protezione Sociale.

Secondo Hassan El Omari, direttore della prigione locale di Tetouan, la campagna si svolge in condizioni normali e beneficia del forte sostegno dei detenuti. “Sono state prese tutte le precauzioni necessarie, in conformità con le istruzioni della DGAPR”, ha assicurato.

Secondo un comunicato stampa della DGAPR, pubblicato venerdì 10 gennaio 2025, sono stati registrati un totale di 47 casi di morbillo in nove istituti penitenziari in tutto il Paese. Tra questi casi, 7 detenuti sono già guariti grazie al protocollo terapeutico raccomandato, lasciando 40 casi attivi: 38 persone in isolamento medico e 2 in cura in un ospedale pubblico.

«Seguiamo una politica di comunicazione trasparente con l’opinione pubblica per informarla sugli sviluppi della situazione sanitaria nelle carceri.», precisa il comunicato della DGAPR. La distribuzione dei casi è tale che 16 casi si trovano nel carcere locale di Tangeri 2 (di cui un ricoverato in ospedale), 9 sono nel carcere locale di Mohammedia e 7 casi si trovano nel carcere di Aïn Borja a Casablanca (di cui un ricoverato in ospedale).

Casi isolati sono stati rilevati in altri istituti: 2 casi nella prigione centrale di Kénitra e nella prigione di Bourkisent a Fez, così come un caso nelle carceri di Bouarfa, El Kalaâ des Sraghna, Benslimane e di Tetouan.

Leggi anche: Morbillo a Tangeri: gli Interni prendono in mano la situazione

Allo stesso tempo, hanno contratto il morbillo anche 5 dipendenti del carcere, tra cui un dipendente è già guarito mentre gli altri quattro stanno ancora seguendo il protocollo di cura.

Nell’ambito di questa operazione di prevenzione, un totale di 3.788 detenuti e 84 dipendenti sono stati vaccinati volontariamente sotto la supervisione di équipe mediche che fanno capo alle delegazioni regionali di sanità e protezione sociale.

«Tutte le istituzioni penitenziarie restano pienamente mobilitate per prevenire e controllare la diffusione della malattia, seguendo le direttive emanate nella nota generale distribuita dalla DGAPR e in stretto coordinamento con le autorità sanitarie.», conclude il comunicato.

Related News :