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Modesto miglioramento della situazione di emergenza, secondo Santé Québec

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Facendo il punto su questo periodo di punta che ritorna ogni anno dopo le vacanze, Santé Québec ha segnalato venerdì un tasso di occupazione d’emergenza che è passato dal 113% dell’anno scorso al 106% quest’anno per il periodo dal 28 dicembre all’8 gennaio, nonostante il numero di emergenze stabili le visite in camera. Resta tuttavia al 145% nella regione di Montreal.

Per quanto riguarda il secondo indicatore attentamente monitorato dalla Santé Québec, la durata media della degenza, questa è diminuita di 1,3 ore per paziente rispetto all’anno scorso, ma rimane ancora a 17,9 ore.

Prestazioni irregolari

Naturalmente la situazione non è equa da un istituto all’altro. Pertanto, dei 55 grandi ospedali con 100 letti o più, quasi due terzi (63%) di essi, ovvero 35, hanno riscontrato un miglioramento in entrambi gli indicatori, 13 (24%) hanno riscontrato un miglioramento in uno di entrambi gli indicatori mentre sette di essi (13%) ha riscontrato un peggioramento di entrambi gli indicatori. Quattro di questi si trovano nell’area metropolitana di Montreal, vale a dire il Montreal General Hospital, l’ospedale Maisonneuve-Rosemont, l’ospedale Santa-Cabrini e la Cité de la santé de Laval. Gli altri tre sono l’ospedale Centre de la Mauricie, l’Hôtel-Dieu de Lévis e l’ospedale regionale Saint-Jérôme.

Frédéric Abergel, vicepresidente esecutivo delle operazioni e della trasformazione di Santé Québec, attribuisce gran parte di questo miglioramento al fatto che, per la prima volta, i preparativi per il picco invernale sono iniziati a luglio.

Secondo lui, la rete e le sue emergenze sono passate da una modalità di crisi a una modalità di miglioramento continuo. Il signor Abergel ha inoltre posto una grande enfasi sull’autonomia dei centri ospedalieri, nel senso che essi lavorano per attuare misure specifiche per loro e adattate alla loro realtà, oltre alle soluzioni proposte in modo più centralizzato dalla Santé Québec.

Sempre troppe visite inutili

Uno dei problemi, però, resta la frequentazione inutile dei pronto soccorso. Quasi la metà (44,5%) delle visite al pronto soccorso provengono da pazienti i cui bisogni non sono urgenti e potrebbero essere trattati in prima linea. Tuttavia, la prima linea ha aumentato il numero delle visite del 23%, grazie soprattutto agli sforzi aggiuntivi dei medici di famiglia.

Per questo Santé Québec ha voluto ricordarvi che esistono altre opzioni oltre all’emergenza, in questo caso l’811 Info-Santé o Info-Social, lo sportello di primo accesso, i farmacisti e i medici di famiglia. Véronique Wilson, vicedirettrice generale della Santé Québec, ha tuttavia riconosciuto che, nonostante l’aumento dell’offerta, non è sempre facile consultare un medico di famiglia.

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