L’uso delle sigarette elettroniche come mezzo per smettere di fumare è ancora oggetto di dibattito per la cessazione del fumo. Una recente revisione Cochrane ha esaminato il passo successivo: come aiutare i pazienti a smettere di fumare le sigarette elettroniche dopo essere passati dalle sigarette tradizionali.
Esistono pochi dati su come smettere di fumare sigarette elettroniche contenenti nicotina e raggiungere l’astinenza. Diverse società scientifiche si sono schierate a favore dell’uso della sigaretta elettronica per aiutare a smettere di fumare, sulla base di studi favorevoli, ma con il rischio di provocare altre forme di dipendenza dalla nicotina.
Per questo lavoro, i ricercatori hanno riunito tutta la letteratura pubblicata sull’argomento negli ultimi 20 anni, concentrandosi in particolare su studi randomizzati che reclutavano fumatori adulti ed ex fumatori. Solo nove studi, per un totale di 5.209 partecipanti, hanno soddisfatto i criteri di selezione. In sei di essi, i partecipanti non fumavano più tabacco quando sono entrati nello studio. Otto studi includevano solo giovani adulti e uno includeva anche giovani di età compresa tra 13 e 17 anni.
Gli studi raccolti dagli autori miravano a valutare il beneficio dei trattamenti sostitutivi della nicotina: citisina (non commercializzata in Francia) e vareniclina rispetto ad un placebo o ad un trattamento comportamentale.
Risultati inconcludenti
Per gli autori della revisione, i risultati non sono conclusivi per quanto riguarda l’uso di una combinazione di trattamenti sostitutivi, dato il basso livello di prove cumulative negli studi. Non ci sono dati sull’interruzione dello svapo con un follow-up di 6 mesi con citisina. Con vareniclina, gli autori hanno ritenuto che esistesse a «aumento possibile» tassi di cessazione dello svapo a 6 mesi. Non sono stati segnalati eventi avversi gravi nei trattamenti sostitutivi combinati e con la citisina. Per la vareniclina è stato segnalato un solo evento grave nel gruppo di intervento.
Anche per quanto riguarda i metodi comportamentali, i risultati sono stati contrastanti, sebbene vi sia stato un possibile aumento dei tassi di interruzione degli interventi via SMS tra i 13-24 anni (evidenza con scarsa certezza).
Tuttavia, i ricercatori suggeriscono che gli interventi di messaggistica di testo possono aiutare più giovani e giovani adulti a smettere di svapare rispetto a un supporto minimo o assente. Allo stesso modo, la vareniclina potrebbe aiutare le persone a smettere di svapare.
Secondo gli autori sono in corso circa 20 studi clinici randomizzati, che sperano in indicazioni per guidare la pratica e le politiche sulla cessazione dello svapo. Avvertono che la loro recensione verrà aggiornata ogni mese.
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