L’ESSENZIALE
- I probiotici come Pre-Alcohol e Myrkl promettono di ridurre gli effetti dei postumi di una sbornia prendendo di mira l’acetaldeide, una molecola tossica derivata dal metabolismo dell’alcol.
- Ma gli esperti rimangono scettici. L’alcol viene metabolizzato principalmente nel fegato, limitando l’effetto dei probiotici attivi nell’intestino.
- Sebbene questi integratori siano sicuri, la loro efficacia manca di solide prove scientifiche. Per i ricercatori, l’unico metodo affidabile per evitare i postumi di una sbornia è bere con moderazione.
I social network sono pieni di pubblicità di integratori alimentari probiotici presentati come la soluzione miracolosa contro i postumi di una sbornia. Tra questi, “Pre-Alcohol” di ZBiotics e “Myrkl”, un prodotto concorrente svedese, si affidano ai batteri del microbiota intestinale per ridurre gli effetti negativi dell’alcol. Ma questi integratori mantengono davvero le promesse?
Probiotici contro l’acetaldeide?
Eric Burke, editorialista americano e amante del bourbon, ha testato questi prodotti, possiamo leggere in un articolo su Los Angeles Times. La prima sera, ha consumato una dose di pre-alcol prima di bere diversi cocktail e ha notato che il risveglio è stato più piacevole del previsto. Incoraggiato, ripete l’esperienza il giorno successivo con una maggiore quantità di alcol. Ma questa volta gli effetti sono meno convincenti: si sveglia stanco e dolorante, come al solito.
I probiotici come quelli di ZBiotics prendono di mira l’acetaldeide, un sottoprodotto tossico del metabolismo dell’etanolo. Questa molecola è responsabile di molti sintomi dei postumi di una sbornia: nausea, mal di testa, stanchezza… L’idea è semplice: aumentando i batteri capaci di scomporre l’acetaldeide nell’intestino, i sintomi dovrebbero migliorare.
Tuttavia, come spiega Karsten Zengler, microbiologo dell’Università della California, a San Diego, l’alcol viene metabolizzato principalmente nel fegato, dove l’enzima “alcol deidrogenasi” converte l’etanolo in acetaldeide. Solo una piccola parte raggiunge l’intestino, dove entrano in gioco i probiotici. Di conseguenza, l’effetto complessivo sui sintomi rimane limitato.
Le prove scientifiche sono ancora insufficienti
La ricerca su questi prodotti mostra che i batteri possono ridurre l’acetaldeide in condizioni di laboratorio simulate. Ma mancano ancora studi clinici rigorosi, che coinvolgano studi in doppio cieco e controllati con placebo, per confermare la loro efficacia sugli esseri umani.
Per Daryl Davies, esperto di alcol e dei suoi effetti presso la USC Mann School of Pharmacy, i postumi di una sbornia svolgono un ruolo utile: “È il segnale d’allarme del corpo che hai bevuto troppo.” E l’unico modo scientificamente validato per prevenirlo “rimanere a consumare meno alcol”ricorda Joris C. Verster, professore di farmacologia nei Paesi Bassi.
Related News :