La nascita di un figlio è spesso considerata il momento più felice nella vita di un genitore. Oggi circa il 20% delle nascite avviene con taglio cesareo. Secondo il sindacato dei ginecologi è addirittura l’intervento più eseguito al mondo. Tuttavia, include numerosi rischi per la salute mentale delle madriche spesso vengono trascurati, come molti argomenti riguardanti la salute delle donne.
Per far luce sulle esperienze delle donne che l'hanno subito e rimuovere i tabù, la startup Wounded Woman ha intervistato più di 1.000 donne che hanno partorito con taglio cesareo. E i risultati sono edificanti.
Una donna su due che si sottopone a questo parto afferma di aver sofferto di depressione postpartum (colpisce in media dal 15 al 20% delle giovani madri, sommando tutte le nascite). Questa depressione può essere caratterizzata da tristezza intensa e inspiegabile, disturbi del sonno, pensieri negativi e senso di colpa per non essere abbastanza bravi e, in alcuni casi, perdita di interesse per il bambino, persino idee suicide.
Il trauma più grande di una vita
Diversi fattori possono spiegare la depressione postpartum. C'è, in primo luogo, il trauma della procedura medica in sé. Perché nel 60% dei casi il taglio cesareo non è programmato e necessario da effettuare con urgenza. La futura mamma quindi non ha tempo per prepararsi psicologicamente. Lo studio rileva addirittura che l'85% delle donne che hanno avuto un taglio cesareo lo considera il trauma più grande della loro vita.
IL mancanza di sostegno dopo il parto può anche spiegare l’elevato numero di depressioni postpartum. Perché sia che la donna abbia partorito per via vaginale o con cesareo, il controllo medico sarà lo stesso. Non è raccomandato nemmeno un follow-up psicologico. Il che sarebbe necessario, assicura Donna Ferita.
Lo studio poi lo riporta queste donne erano spesso molto spaventate. E per una buona ragione si trovavano di fronte al rischio di morte imminente: affinché venga programmato un taglio cesareo, la madre o il bambino devono essere in pericolo.
E a volte, a seconda delle condizioni del neonato, le giovani madri a volte vengono separate dai loro bambini alla nascita. Un momento che può essere molto violento a livello psicologico, aumentando quindi il rischio di sviluppare la depressione postpartum.
Migliore monitoraggio medico
Come Wounded Woman, molte associazioni lo chiedonoviene proposto un percorso più adatto dopo un parto cesareo. Oggi, solo il 42% di queste donne si rivolge a un operatore sanitario almeno una volta nell’anno successivo al taglio cesareo. Dimenticano quindi più facilmente se stessi per concentrarsi sul bambino.
Queste stesse associazioni consigliano anche consultare uno psicologo per almeno sei mesi dopo un taglio cesareo.
Infine, lo raccomandano agli operatori sanitari parlarne con le donne prima del termine affinché, se mai dovesse accadere, queste future mamme siano meno smarrite e più preparate.
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