Di fronte alla tentazione di conservare i medicinali scaduti per evitare sprechi o semplicemente dimenticarli, molti consumatori si interrogano sulla loro reale efficacia e sicurezza una volta scaduta la scadenza. In questo contesto, l'associazione per la difesa dei consumatori ha analizzato diversi farmaci per determinare se, dopo la loro scadenza, sono ancora efficaci o, al contrario, pericolosi per la salute.
Stiamo buttando via i nostri medicinali troppo in fretta? Per scoprirlo, UFC-Que Choisir ha misurato la quantità di principi attivi presenti nelle compresse, capsule e bustine di paracetamolo e ibuprofene di 30 scatole scadute. Risultato: “Nell'80% dei casi contengono una quantità di principio attivo sufficiente per essere considerati efficaci (almeno il 90% di quello riportato sulla confezione)”, indica l'associazione dei consumatori sul suo sito. “Su 30 campioni, la maggior parte dei quali scaduti da anni, il contenuto di principio attivo è rimasto stabile.” Denuncia “una cattiva gestione ambientale, economica e sanitaria” in un contesto in cui emergono carenze e difficoltà di approvvigionamento, in particolare di paracetamolo. Contattando l'Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM), si spera di modificare la normativa.
L'assunzione di paracetamolo scaduto generalmente non è pericolosa, ma la sua efficacia può essere ridotta. La data di scadenza indicata sulla confezione garantisce che il medicinale manterrà la sua piena efficacia e stabilità fino al (…)
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