Dengue: di fronte all’aumento dei casi, l’HAS raccomanda la vaccinazione Qdenga per bambini e adulti nei territori d’oltremare. Decifrazione.
Perché la vaccinazione contro la febbre dengue sta diventando una priorità all’estero?
In un contesto dove il epidemie di dengue stanno aumentando nei territori d’oltremare, l’Alta Autorità della Sanità (HAS) ha appena reso pubbliche le sue raccomandazioni relative all’uso del vaccino Qdenga. Questo vaccino mira a prevenire la febbre dengue sintomatica nelle popolazioni più vulnerabili.
O ? Le Antille, la Guyana, Mayotte e la Riunione sono i principali territori interessati.
Per chi? Ragazzi dai 6 ai 16 anni già contagiati e adulti dai 17 ai 60 anni con comorbidità (diabete, ipertensione, malattie croniche, ecc.).
Focus su Mayotte: una situazione particolarmente tesa
Mayotte si trova ad affrontare una situazione allarmante con ricorrenti epidemie di febbre dengue, aggravate dalle condizioni climatiche che favoriscono la proliferazione delle zanzare Aedes. Le infrastrutture sanitarie, già indebolite, sono messe a dura prova dalla recrudescenza dei casi.
Popolazioni interessate:
Gli adulti con comorbidità sono particolarmente vulnerabili alle forme gravi. I ragazzi dai 6 ai 16 anni, per i quali è consigliato il vaccino Qdenga, si trovano ad affrontare un’epidemia che grava pesantemente su famiglie e scuole.
Per controllare la situazione, l’HAS insiste sulla necessità di vaccinare le popolazioni ammissibili tra due ondate epidemiche rafforzando al tempo stesso le misure di protezione individuale.
Dengue: una malattia virale da monitorare attentamente
La febbre dengue si trasmette all’uomo attraverso la puntura della zanzara Aedes. Asintomatica nel 50-90% dei casi, può tuttavia causare febbri intense, mal di testa, dolori articolari e muscolari e, nei casi più gravi, essere pericolosa per la vita.
Quali sono i rischi?
Alcune patologie (depressione immunitaria, anemia falciforme, malattie cardiopolmonari, ecc.) aumentano il rischio di forma grave. Particolarmente pericolose sono le reinfezioni con diversi sierotipi del virus (da DENV-1 a DENV-4).
Il vaccino Qdenga: una soluzione efficace ma mirata
Commercializzato dal laboratorio Takeda, il vaccino Qdenga è disponibile dal 2022 per le persone dai 4 anni in su. I suoi punti forti:
- Efficacia dimostrata contro i sierotipi da DENV-1 a DENV-3 in bambini precedentemente infetti.
- Riduzione dei ricoveri legati alla dengue
Tuttavia, nelle persone che non sono mai state infettate (sieronegative), l’efficacia del vaccino rimane insufficiente, in particolare per i sierotipi DENV-3 e DENV-4.
Chi può vaccinarsi contro la Dengue? HA raccomandazioni
L’HAS raccomanda un programma di vaccinazione a due dosi distribuito su tre mesi, tra due ondate epidemiche. Ecco le popolazioni prioritarie:
- Bambini di età compresa tra 6 e 16 anni con una storia di infezione da dengue.
- Adulti di età compresa tra 17 e 60 anni con comorbidità, con o senza storia.
Caso speciale: i bambini affetti da anemia falciforme senza una storia di dengue possono essere vaccinati caso per caso.
Controllo medico essenziale
Anche se generalmente ben tollerato, il vaccino Qdenga richiede particolare attenzione:
- Le persone vaccinate devono essere monitorate per 15 minuti dopo l’iniezione per prevenire rare reazioni allergiche.
- Le persone affette da anemia falciforme saranno soggette a stretto monitoraggio clinico per valutare i dati di sicurezza.
Vaccinazione completa: gesti di barriera contro le zanzare
Nonostante la vaccinazione, è essenziale mantenere le misure di protezione contro le zanzare:
- Uso di repellenti.
- Indossare abiti lunghi.
- Installazione di zanzariere.
L’evoluzione della situazione epidemiologica
L’HAS sottolinea che le sue raccomandazioni potrebbero essere riviste in base agli sviluppi scientifici ed epidemiologici. Nel frattempo si incoraggia la fornitura di informazioni mirate ai genitori, agli adulti e agli operatori sanitari.
In breve
La vaccinazione contro la febbre dengue rappresenta un passo importante per proteggere le popolazioni vulnerabili nei territori d’oltremare, in particolare a Mayotte dove la situazione rimane tesa. Grazie al vaccino Qdenga, l’HAS punta a ridurre il rischio di ricoveri e forme gravi tra i più vulnerabili. Speranza per questi territori spesso colpiti da successive ondate epidemiche.
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