Importante passo avanti nel trattamento delle malattie cardiovascolari

Un team di ricercatori dell’Istituto universitario di cardiologia e pneumologia del Quebec ha fatto una scoperta che rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le malattie cardiovascolari.

Si tratta del ruolo di un enzima che potrebbe rivoluzionare il trattamento e la prevenzione di infarti e ictus. Si tratta dell’enzima ATP-citrato liasi (ACLY), un enzima chiave nel metabolismo cellulare coinvolto nella produzione dei lipidi necessari per la crescita e la riparazione delle pareti dei vasi sanguigni.

Il gruppo di ricerca sull’ipertensione arteriosa polmonare (PAH) dell’Istituto universitario di cardiologia e pneumologia del Quebec (IUCPQ-ULaval) composto da diversi ricercatori, tra cui il Dr.^R Yann Grobs ha scoperto che questo enzima può fare molto di più, svolgendo anche un ruolo regolatore nella riparazione del DNA e nell’espressione genetica.

Ciò apre la strada ad approcci innovativi per rallentare il rimodellamento vascolare (ispessimento della parete dell’arteria polmonare o coronarica) e prevenire le complicanze della malattia coronarica.

Importante svolta

Il d^R Grobs cita come esempio i pazienti che soffrono di ipercolesterolemia, considerata a rischio di malattie cardiovascolari.

“Ciò che aggiunge è che per i pazienti che hanno problemi di ipercolesterolemia o che presentano un significativo rimodellamento coronarico, possiamo immaginare degli stent (protesi che trattano un’arteria ristretta) che rilasceranno piccole dosi di farmaci”, specifica il D.^R Yann Grobs.

In definitiva, ciò aiuterà a prevenire il ripetersi del rimodellamento vascolare o del fallimento dello stent.

“Ciò rappresenta un importante punto di svolta nella nostra comprensione delle malattie cardiovascolari; presto potrebbe essere possibile ridurre gli infarti e gli ictus, ma anche rallentare la progressione di queste malattie”, afferma entusiasta il ricercatore.

Questa scoperta rappresenta una fonte di speranza per milioni di pazienti affetti da malattie cardiovascolari, che sono anche una delle principali cause di mortalità nel mondo.