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al laboratorio congiunto I3M, l’intelligenza artificiale al servizio della salute

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Partenariato

Utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario. Questo è l’obiettivo del laboratorio congiunto I3M (Multi-nucleus, multi-organ metabolic imaging), creato nel febbraio 2019 da Siemens Healthineers, il CNRS, l’Ospedale universitario e l’Università di Poitiers. La struttura riunisce una quarantina di persone (ricercatori, ingegneri, dottorandi, ecc.), provenienti da due team del LMA (Laboratorio di Matematica e Applicazioni) e dell’istituto di ricerca Xlim.

Un gemello digitale per migliorare l’assistenza

Questa partnership con l’industriale ha permesso di finanziare una tesi Cifre, poi di installare, nel novembre 2019, una piattaforma MRI “a campo ultra alto” da 7 Tesla sul sito dell’ospedale. Apparecchiature per l’imaging medico che consentono di svolgere sia la ricerca fondamentale che quella clinica. “Esistono una quarantina di apparecchiature di questo tipo nel mondo. E l’unico in Francia ha sede a Poitiers »insiste il professor Rémy Guillevin, condirettore del laboratorio I3M. Dalla sua messa in funzione, più di 5.500 pazienti hanno già effettuato esami approfonditi.

I ricercatori del laboratorio comune I3M davanti alla risonanza magnetica da 7 Tesla, un’apparecchiatura per immagini mediche unica in Francia.
© (Foto NR-CP, Édouard Daniel)

Questa macchina “fuori dalla norma” può generare un gemello digitale dai dati genetici, fisiologici e ambientali del paziente. “Ciò consentirà di diagnosticare, eseguendo una biopsia virtuale senza praticare alcun foro, e di simulare il trattamento terapeutico”sottolinea Christine Fernandez, l’altra responsabile dell’unità di ricerca. “L’interesse è aumentare le prestazioni assistenziali, fornire cure personalizzate e ridurre le difficoltà etiche”aggiunge Rémy Guillevin.

“La medicina del futuro”

Il team del laboratorio I3M si occupa principalmente di sfruttamento dei dati per patologie legate al cervello: glioma (tumore cerebrale sviluppato nei bambini e negli adolescenti) o morbo di Alzheimer. “Il prossimo passo è rivolgersi ad altri organi come il cuore, in caso di incidenti cardiovascolari, o i reni”indica il responsabile dell’imaging medico.

Le possibilità di questo compagno digitale sono molteplici. “Riduciamo il margine di errore”dice, prima di avvisare: “La macchina non sostituirà mai il radiologo o il medico. » E i dati rimangono allo stesso tempo “anonimo”, “confidenziale” et “sicuro”. Per Rémy Guillevin come per Christine Fernandez, questa ricerca approfondita, resa possibile grazie all’intelligenza artificiale, rappresenta “la medicina del futuro”.

saperne di più

Oltre all’I3M, l’Università di Poitiers è coinvolta in altri due laboratori congiunti sull’intelligenza artificiale. Da un lato il Damia Lab, che riunisce l’azienda Einden e l’istituto di ricerca Xlim, si dedica all’indicizzazione e alla ricerca tramite intelligenza artificiale in database di foto, file audio e video. @lienor, che collega la società SRD e il laboratorio Lias, è invece specializzata nell’integrazione di nuove energie e nell’ottimizzazione delle reti.

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