L’epidemia di influenza stagionale, che ha colpito inizialmente la regione dell’Ile-de-France, si è diffusa in altre tre regioni della Francia continentale, e quella di bronchiolite, che colpisce soprattutto i bambini, continua a crescere, ha dichiarato mercoledì la sanità pubblica francese. Nella settimana terminata l’8 dicembre, tre nuove regioni della Francia, Hauts-de-France, Normandia e Borgogna-Francia-Comté, sono entrate a turno in un’epidemia.
Il resto delle metropoli dovrebbe presto seguire, perché quasi tutte le altre regioni – tranne la Corsica – sono nella cosiddetta fase pre-epidemica. Oltreoceano, anche la Martinica è in pre-epidemia. “Gli indicatori dell’influenza/sindrome influenzale sono in forte aumento nella medicina (urbana) e negli ospedali“, riassume l’Agenzia sanitaria nel suo bollettino settimanale sulle infezioni respiratorie acute.
E”tale incremento ha riguardato tutte le fasce d’età ma più in particolare quelle sotto i 15 anni“, ha chiarito.
Mentre la vaccinazione, in particolare dei più vulnerabili, sembra essere in ritardo rispetto agli anni precedenti, Public Health France ribadisce che questo “rimane il modo migliore per proteggersi dall’influenza e dal COVID-19, forme particolarmente gravi di queste malattie“.
“C’è ancora tempo per vaccinarsi”
Questa campagna di vaccinazione riguarda anche il Covid, per il momento ai minimi ma con un livello di circolazione del virus nelle acque reflue in aumento rispetto alle settimane precedenti. “Tenendo presente gli incontri di fine anno, c’è ancora tempo per vaccinarsi“, insiste l’agenzia, due settimane dopo l’appello delle autorità sanitarie a “maggiore mobilitazione“.
Per la bronchiolite, che colpisce soprattutto i neonati, tutte le regioni metropolitane, tranne la Corsica, sono in fase epidemica. Se gli indicatori fossero in aumento nella settimana terminata l’8 dicembre, rimarrebbero a “un livello inferiore a quello osservato durante il periodo pandemico pre-COVID-19“, ha osservato Public Health France. Il livello di intensità della bronchiolite rimane questo”basso in ambiente ospedalieror”, secondo l’agenzia.
I casi di bronchiolite sono stati rari nel 2020-2021, in un contesto segnato da molteplici confinamenti, prima di riprendersi fortemente nelle tre stagioni successive. Oltreoceano, l’epidemia di bronchiolite colpisce ormai anche Mayotte, a cui si aggiungono Guyana, Guadalupa e Martinica. Questa stagione è caratterizzata dall’impiego di due trattamenti preventivi, Beyfortus di AstraZeneca e Sanofi – un anticorpo somministrato direttamente ai bambini – e Abrysvo di Pfizer – un vaccino somministrato prima della nascita alle donne incinte.
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