Chikungunya continua la sua espansione geografica a Reunion. Il direttore della Sorveglianza e Sicurezza Sanitaria dell’ARS ha affermato nella mattinata della Réunion La 1ère che sono stati identificati 43 casi da agosto. Tre focolai sono ancora attivi. Per il professor Xavier Deparis, questa dinamica “assomiglia molto a quella di un’epidemia”.
Dalla ricomparsa della chikungunya in agosto, a Reunion sono stati identificati 43 casi. Sono queste le informazioni rivelate questo mercoledì, 11 dicembre, nella mattinata della Réunion La 1ère, dal professor Xavier Deparis.
“In una settimana abbiamo avuto una decina di casi in più. Abbiamo tre grandi focolai attivi, a Hermitage, Etang-Salé e Grand-Bassin. Quest’ultimo “pensiamo di poterlo debellare”. Quello delle Aigrettes, l’originale Il focolaio è spento, non si registrano casi da diverse settimane” precisa il direttore della Sorveglianza e Sicurezza Sanitaria dell’ARS della Reunion.
La Chikungunya continua la sua diffusione geografica con casi isolati riscontrati nei comuni di Saint-Pierre, Saint-Louis e Le Tampon. Per il professor Xavier Deparis non c’è dubbio che si profila una nuova epidemia.
Siamo di fronte a una dinamica che ricorda molto da vicino quella di un’epidemia. Sicuramente stiamo andando verso un’epidemia.
Il professor Xavier Deparis, direttore del monitoraggio e della sicurezza sanitaria dell’Agenzia sanitaria regionale della Riunione
Nessuna preoccupazione, però, da parte dell’Agenzia sanitaria regionale, che assicura che è stato pensato tutto per fronteggiare una possibile epidemia di chikungunya.
“Abbiamo anticipato da settembre con la capacità di potenziare le squadre di controllo e mobilitazione dei vettori ARS in tutti i comuni. Tutte le risorse sono state pianificate” precisa il professor Xavier Deparis.
Pianificato significa mentre quest’ultimo riconosce che dall’ultima epidemia, “Il numero del personale addetto al servizio di controllo dei vettori è stato dimezzato”. Per questo giovedì 5 dicembre l’ARS ha manifestato intersindacalmente.
Intervista al professor Xavier Deparis, direttore del monitoraggio sanitario e della sicurezza presso l’ARS della Reunion:
Dopo il via libera dell’Unione Europea, dal 20 novembre è disponibile nelle farmacie francesi il primo vaccino contro la chikungunya. L’XCHIQ che può essere trovato anche nell’Isola della Riunione.
Attualmente sull’isola ci sono circa 150-200 vaccini. Si possono acquistare in farmacia ma solo dietro prescrizione medica.
Il professor Xavier Deparis, direttore del monitoraggio e della sicurezza sanitaria dell’Agenzia sanitaria regionale della Riunione
Una singola dose è sufficiente per fornire protezione per 3 anni. Una dose che costa ancora centocinquanta euro e che, per il momento non è ancora rimborsato dall’assicurazione sanitaria.
L’ARS della Reunion ha avviato un procedimento al riguardo. Sono in corso colloqui tra l’Alta Autorità sanitaria e la previdenza sociale, in particolare per quanto riguarda il pubblico a cui rivolgersi.
Il rimborso del vaccino potrebbe inizialmente essere riservato ai residenti dell’Isola della Riunione. E potrebbe essere esteso ai viaggiatori che vengono nella nostra Isola.
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