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Un nuovo bersaglio terapeutico per combattere l’infiammazione legata all’asma

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Linfociti di tipo 2, attori chiave nell’infiammazione di tipo 2

L’infiammazione di tipo 2 è indotta naturalmente in caso di infezione parassitaria o esposizione ambientale pericolosa. Quando è elevato può avere un grande impatto sulla qualità della vita. Si trova nella maggior parte dei pazienti asmatici.

Quando le cellule sentinella del nostro sistema immunitario agiscono in presenza di un allergene, provoca una serie di reazioni biologiche che portano, nel caso dell’infiammazione di tipo 2, all’amplificazione di una categoria di cellule chiamate linfociti Th2. Questi rappresentano un’importante fonte di citochine di tipo 2 che svolgono un ruolo attivo nello sviluppo di queste patologie.

Questo è il motivo per cui la maggior parte degli anticorpi terapeutici attuali prendono di mira le citochine di tipo 2 e i loro recettori. Un altro approccio terapeutico consisterebbe nell’inibire il reclutamento dei linfociti Th2 nel sito infiammatorio.

L’enzima ubiquitinante ASB2a, un potenziale bersaglio dei linfociti Th2 per attenuare l’infiammazione di tipo 2 nell’asma

Gli scienziati coinvolti nello studio, pubblicato su Nature Communications, studiano gli enzimi di ubiquitinazione responsabili dell’aggiunta di molecole di ubiquitina ai loro obiettivi al fine di regolarne la funzione biologica o il destino. Questi enzimi rappresentano quindi una nuova famiglia di bersagli farmacologici in diverse patologie legate al sistema immunitario. Hanno appena dimostrato che uno di questi enzimi, ASB2a, promuove la degradazione delle filamine A e B, proteine ​​che organizzano il citoscheletro cellulare e ne regolano la motilità, nei linfociti Th2. Bassi livelli di filamine A e B conferiscono a queste cellule una specifica morfologia allungata conferendo loro proprietà migratorie ottimali. Utilizzando diversi modelli di infiammazione delle vie aeree nei topi, gli scienziati hanno osservato che la diminuzione dell’espressione di ASB2UN nei linfociti Th2 è stata accompagnata da una riduzione del loro reclutamento nei polmoni infiammati e, di conseguenza, da un’attenuazione dell’infiammazione delle vie aeree, della produzione di muco e dell’iperreattività bronchiale.

Questo lavoro evidenzia un nuovo percorso che controlla le funzioni dei linfociti Th2 responsabili della risposta immunitaria deleteria nei polmoni dei pazienti con asma di tipo 2. Suggerisce che l’inibizione dell’ASB2α e/o l’aumento delle quantità di filamine A e B appaiono come una nuova opportunità terapeutica per ridurre la risposta immunitaria di tipo 2.

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