DayFR Italian

Ecco i 7 ingredienti da bandire quando si va a fare la spesa

-

Gli alimenti trasformati hanno invaso gli scaffali dei supermercati e vengono regolarmente consumati dai francesi. Sono però composti da numerosi ingredienti destinati a migliorarne il sapore, l’aspetto o la conservazione, dannosi per la salute.

Lo sciroppo di glucosio-fruttosio

Tra questi troviamo in particolare lo sciroppo di glucosio-fruttosio. Prodotto a base di amido (mais o frumento), questo ingrediente deriva dal “cracking”, un metodo industriale utilizzato nell’industria alimentare, che consiste nel scomporre un alimento crudo in più ingredienti diversi. Utilizzato per il suo sapore dolce e la sua capacità di amalgamarsi bene con altre sostanze, lo sciroppo di glucosio-fruttosio può favorire l’aumento di peso e l’insorgenza del diabete. È presente in molti prodotti ipercalorici, come caramelle, bibite, biscotti ripieni, sciroppi aromatizzati, salse, ma anche in alcuni yogurt e surimi. Nell’elenco degli ingredienti può anche essere indicato come “isoglucosio” o “sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS)”.

Grassi vegetali idrogenati

Altri ingredienti da evitare quando si fa la spesa: grassi vegetali idrogenati. La maggior parte degli oli vegetali contenenti acidi grassi polinsaturi, come gli oli di colza o di soia, sono liquidi a temperatura ambiente, il che li rende difficili da utilizzare e trasportare. Per renderli solidi, i produttori li iniettano con idrogeno. Ma durante l’idrogenazione si formano i cosiddetti acidi grassi “trans”. E sono proprio questi ultimi ad essere pericolosi. Gli studi hanno dimostrato che il consumo eccessivo di acidi grassi trans è associato ad un aumento del rischio cardiovascolare. Secondo l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e sanitaria sul lavoro (ANSES), aumentano il colesterolo “cattivo” (LDL) e riducono il colesterolo “buono” (HDL). Si trovano ad esempio nei dolci, nelle pizze o anche nelle quiche.

Nitriti

I nitriti, così come i nitrati, sono additivi utilizzati per conservare la carne e altri prodotti deperibili e prevenire lo sviluppo di batteri nocivi, responsabili del botulismo o addirittura della salmonellosi. Secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), i nitriti sono dannosi per l’uomo per due ragioni principali: riducono la capacità dei globuli rossi di trasportare ossigeno nell’organismo e possono contribuire alla formazione di composti chimici cancerogeni, le nitrosammine. Oltre ai salumi sottovuoto, troviamo questo additivo nei piatti pronti, in alcune pizze surgelate, ma anche nei panini industriali, a base di prosciutto o pollo.

Glutammato monosodico

Il glutammato monosodico (E621 o GMS) è un esaltatore di sapidità ampiamente utilizzato nell’industria alimentare. Si presenta sotto forma di polvere bianca e agisce come stimolante sulle papille gustative e sul cervello. Spesso è proprio lui all’origine di questa irrefrenabile voglia di finire un sacchetto di patatine. Questa sostanza può quindi creare dipendenza, favorire l’obesità e l’insorgere dell’ipertensione. Gli studi hanno anche dimostrato che questo ingrediente può peggiorare alcuni gravi disturbi psicologici come il morbo di Parkinson e il morbo di Alzheimer. Lo troviamo quindi nei biscotti da aperitivo, ma anche nei brodi, nelle salse, nei piatti pronti e nei salumi sottovuoto. I termini “condimento naturale”, “proteine ​​idrolizzate” o “aroma pancetta” sono spesso associati alla presenza di glutammato.

Dolcificanti intensi

Aspartame, acesulfame K, sucralosio, saccarina, taumatina… Ottenuti per sintesi chimica o estratti da piante, gli “edulcoranti intensi” sono additivi utilizzati dall’industria alimentare per il loro altissimo potere dolcificante (da 100 a 600 volte quello dello zucchero a velo) senza apporto calorico . Anche se dovrebbero limitare l’aumento di peso, i benefici di queste sostanze sono controversi. Secondo l’ANSES, gli studi disponibili non dimostrano che il consumo di prodotti contenenti dolcificanti intensi abbia alcun beneficio nel controllare il peso o i livelli di zucchero nel sangue dei diabetici o l’incidenza del diabete di tipo 2. L’agenzia sottolinea invece questi dati epidemiologici non consentono di escludere completamente alcuni rischi in caso di consumo regolare e prolungato di edulcoranti intensi.

COLORANTI ARTIFICIALI

I coloranti artificiali come la tartrazina (E102), il rosso allura AC (E129) o il blu brillante FCF (E133) sono spesso utilizzati nell’industria alimentare per rendere gli alimenti visivamente più attraenti. Tuttavia, alcuni di questi coloranti sono stati collegati a effetti negativi sulla salute. Ad esempio, gli studi hanno suggerito un legame tra il consumo di alcuni coloranti artificiali e l’iperattività nei bambini. Inoltre, alcuni coloranti sono sospettati di essere cancerogeni. Li puoi trovare in prodotti come caramelle, bibite, cereali per bambini e persino alcuni yogurt colorati.

LES FOSFATI

I fosfati (da E338 a E341, E343, da E450 a E452) sono additivi alimentari utilizzati come agenti lievitanti, stabilizzanti o emulsionanti. Sono comunemente usati nei prodotti da forno, nelle bibite, nei latticini e nelle carni lavorate. Sebbene il fosfato sia un minerale essenziale per l’organismo, un consumo eccessivo può essere dannoso. Gli studi hanno dimostrato che alti livelli di fosfati nella dieta possono essere associati a una peggiore salute dei reni e ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, un consumo eccessivo di fosfati può portare a squilibri minerali nel corpo, inclusa la riduzione dell’assorbimento del calcio.