Efficacia comprovata su più fronti
Nello studio clinico di fase III SUMMIT, la tirzepatide, un trattamento sviluppato da Lilly, ha ridotto del 38% il rischio di peggioramento degli episodi correlati allo scompenso cardiaco nei pazienti obesi. Questi risultati sono stati pubblicati nel Giornale di medicina del New England e presentato al convegno dell’American Heart Association.
Sono stati soddisfatti due criteri principali. In primo luogo, una notevole riduzione del rischio di eventi cardiovascolari gravi, compresi decessi e ricoveri ospedalieri legati allo scompenso cardiaco. In secondo luogo, un miglioramento significativo dei sintomi dell’insufficienza cardiaca misurati dal punteggio KCCQ-CSS, con un aumento di 25 punti per i pazienti trattati con tirzepatide, rispetto a 15 punti per il gruppo placebo.
Molteplici vantaggi per i pazienti
Oltre a ridurre il rischio cardiovascolare, la tirzepatide ha mostrato effetti positivi su diversi parametri:
- Miglioramento della resistenza fisica : un aumento medio di 38 metri in 6 minuti di cammino, rispetto agli 8 metri del placebo.
- Perdita di peso significativa : una riduzione media del peso corporeo del 15,7% nei pazienti trattati, rispetto al 2,2% del gruppo placebo.
- Riduzione della sindrome infiammatoria : una riduzione del 43,4% della proteina C-reattiva ultrasensibile, un marcatore chiave, rispetto al 3,5% del placebo.
Le reazioni avverse sono state principalmente gastrointestinali, come diarrea e nausea, ma sono rimaste per lo più di intensità da lieve a moderata.
Una nuova promettente opzione terapeutica
La tirzepatide, già commercializzata con il nome Mounjaro per il trattamento del diabete di tipo 2, potrebbe presto essere approvata per l’insufficienza cardiaca nell’obesità. Lilly ha presentato i dati dello studio alle autorità americane (FDA) ed europee (EMA).
In Francia il farmaco è disponibile dal novembre 2024 per il diabete di tipo 2, ma non resta rimborsato in attesa di una valutazione da parte della Commissione per la Trasparenza. La sua prescrizione iniziale è riservata agli specialisti in endocrinologia, diabetologia o nutrizione.
Questo sviluppo apre importanti prospettive per il trattamento dello scompenso cardiaco associato all’obesità, una patologia complessa e in crescita in tutto il mondo.
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