23 uomini e 2 donne saranno infettati dall’HIV nel 2024, il doppio rispetto all’anno scorso. Se si prendono queste cifre con le pinze, perché potrebbero derivare da un tasso di screening più elevato, la situazione è preoccupante. Secondo il dottor Nguyen, che cura pazienti affetti da questo virus da più di 30 anni, il fenua circola più di quanto pensiamo. “In termini epidemiologici, l’infezione da HIV nella popolazione polinesiana sta aumentando con un andamento aritmetico. Ciò che mi preoccupa un po’, oltre al numero assoluto dell’aumento, è la maggiore percentuale di pazienti infetti sul territorio. Prima del covid 19 circa la metà dei nuovi casi proveniva dall’esterno, contagiati altrove e metà contagiati sul territorio. Nel 2024 abbiamo visto che poco più del 70,75% sono persone contagiate sul territorio. Il che è un fenomeno un po’ nuovo. »
Se l’HIV viene monitorato e trattato, la persona infetta potrebbe non essere più contagiosa e vivere una vita quasi normale. Tra i pazienti selezionati e identificati, 7 non seguono più il trattamento e lavorano come prostitute. Per evitare che il virus si diffonda nelle strade, l’associazione “Agir contre le sida” propone al governo di distribuire la PrEP, un farmaco preventivo:
“Vorremmo che il governo intervenisse su questo tema, lancia Karel Luciani. Questo trattamento dovrebbe essere disponibile, esiste ovunque nel mondo. L’OMS raccomanda la diffusione di questo trattamento come una delle principali leve per combattere la pandemia di HIV.«
Da parte del governo, il ministro della Salute non è chiuso a questa idea che intende studiare e prevede di intensificare le misure già esistenti. “Oggi occorre intensificare l’informazione. Per quanto sia stato acquisito dalla nostra generazione, anche la generazione successiva dovrà acquisirlo. E spingeremo tutti insieme, a livello di ciascun ministero, per informare e prevenire meglio tutta la nostra popolazione. C’è un intero programma messo in atto dal Dipartimento della Salute che verrà ridistribuito anche quest’anno attraverso tutte le scuole e sarà intensificato l’anno prossimo in tutti i programmi. »
Secondo i giovani le azioni di sensibilizzazione non sono ancora sufficienti: “Trovo che noi giovani non siamo necessariamente informati sui pericoli che possono esistere riguardo all’AIDS e all’HIV”, confida uno studente.
“Credo che sia meglio fare prevenzione fin da piccoli, a partire dalle scuole medie”stima un altro.
Nell’ambito della Giornata mondiale contro l’AIDS, che si svolgerà questa domenica, presso il mercato di Papeete verranno svolte azioni di prevenzione e sensibilizzazione.
Lunedì 2, martedì 3 e venerdì 6 dicembre saranno inoltre proposte giornate di screening gratuite in una sala attigua al Centro di Follow-up Medico (CMS). Se vuoi andarci devi registrarti a questo numero: 87 30 60 57.
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