Alcuni ricercatori britannici stanno lavorando per sviluppare un nuovo trattamento per l’asma che potrebbe rivoluzionare il lavoro svolto negli ultimi 50 anni sulle difficoltà respiratorie. In Francia, l’asma uccide quasi mille persone all’anno. La causa: sintomi incontrollati che, per la loro frequenza o gravità, possono mettere in pericolo la vita dei pazienti.
“Questo potrebbe rappresentare un punto di svolta per le persone con asma e malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO). Il trattamento delle riacutizzazioni dell’asma e della BPCO non è cambiato negli ultimi cinquant’anni, sebbene causi 3,8 milioni di decessi all’anno in tutto il mondo. “, spiega Mona Bafadhel, professoressa al King’s Center for Lung Health.
All’origine degli studi clinici i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista La medicina respiratoria Lancet Giovedì 28 novembre lo scienziato confida che questo sarebbe il”primo nuovo trattamento efficace per gli attacchi di asma in 50 anni.“I ricercatori hanno infatti dimostrato che l’uso di un farmaco, il benralizumab, già utilizzato in casi particolarmente gravi, potrebbe migliorare la vita dei pazienti affetti da asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), una malattia cronica infiammatoria dei bronchi.
Un’iniezione più utile dell’assunzione di compresse
Il trattamento consisterebbe nell’iniettare una dose elevata di benralizumab al momento dell’attacco. Benralizumab, che è un anticorpo monoclonale, prende di mira specifici globuli bianchi chiamati eosinofili per ridurre la polmonite. Tale iniezione si rivelerebbe più utile dell’attuale, e unico, trattamento a base di compresse di steroidi. Riduce inoltre la necessità di trattamenti aggiuntivi del 30%, secondo lo studio pubblicato sulla rivista La Lancetta.
Secondo Public Health France, studi scientifici francesi hanno evidenziato un legame tra asma professionale e regione di residenza. Sempre più professionisti del settore agricolo e alimentare sono colpiti da questa malattia cronica. La farina sarebbe il microrganismo più spesso responsabile della condizione (19%). Secondo l’Osservatorio sull’asma professionale (ONAP), in quasi il 60% dei casi la causa è l’esposizione a sostanze chimiche (ammonio quaternario e altri prodotti per la pulizia). Per quanto riguarda le disparità territoriali, Île-de-France, Guadalupa, Martinica e Riunione sono state nel 2014 e nel 2015 le regioni più colpite dai ricoveri per asma. Le regioni meno colpite sono invece Guyana, Corsica, Alvernia-Rodano-Alpi e Paesi della Loira.
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