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Vaccino materno RSV rimborsato dal 2025

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Beyfortus può essere somministrato ai bambini nati dal 1 aprile, quindi di età pari a 6 mesi quando l’RSV inizia a circolare, e ai bambini nati tra ottobre e marzo. È stato rimborsato dallo scorso ottobre.

Per i bambini la cui nascita è prevista tra settembre e marzo esiste un’altra protezione contro il RSV: un vaccino somministrato alla madre tra la 28a e la 36a settimana di gravidanza. “La futura mamma produce anticorpi che vengono trasmessi al bambino. Il trasferimento degli anticorpi è migliore intorno alla 30a settimana di gravidanza“, specifica il professor David Tuerlinckx, capo del dipartimento di pediatria dell’ospedale universitario di Namur, sito di Dinant.

Gli anticorpi proteggeranno il bambino per sei mesi. “È molto importante non somministrare il vaccino troppo presto: se vacciniamo a gennaio una mamma che dovrà partorire ad aprile, il bambino non sarà più protetto dagli anticorpi ad ottobre quando il RSV inizierà a circolare“.

Sta ai genitori scegliere l’uno o l’altro

Dal 1° gennaio 2025 il vaccino materno sarà rimborsato ma solo per le donne che dovranno partorire durante la stagione del RSV.

D’ora in poi i genitori potranno scegliere: proteggere il proprio bambino somministrando un anticorpo monoclonale o vaccinare la madre?

L’assicurazione sanitaria rimborsa solo un trattamento, ad eccezione dei bambini prematuri (nati prima delle 30 settimane) e di quelli nati entro le due settimane successive all’iniezione del vaccino materno.

Il vaccino protegge il bambino almeno due settimane dopo la somministrazione alla madre, spiega il pediatra. Se la madre partorisce una settimana dopo averlo ricevuto, l’efficacia del vaccino non sarà ottimale. Il bambino potrà quindi ricevere il Beyfortus dietro rimborso“.

Primo effetto positivo di Beyfortus

Mentre è ancora troppo presto per quantificare con precisione l’impatto del rimborso del Beyfortus – concesso dallo scorso ottobre per proteggere i bambini di 6 mesi e i neonati durante la stagione del virus – il professor Tuerlinckx sottolinea che molti genitori hanno richiesto che il loro neonato ricevesse l’anticorpo monoclonale durante il periodo di rimanere nel reparto maternità.

Per il momento stiamo toccando ferro, sia nel sito di Dinant che in quello di Namur, abbiamo osservato finora rari casi di bronchiolite nei bambini di età inferiore a un anno. L’anno scorso, a novembre, avevamo già curato numerosi neonati affetti da bronchiolite. Osserviamo una netta differenza nei ricoveri: i bambini che si presentano con problemi respiratori o che devono essere ricoverati hanno più di un anno. In quest’ultimo caso le complicazioni sono meno gravi. Proteggendo i neonati, si spera anche di prevenire le complicanze tardive dell’RSV, come l’asma infantile..”

Se i casi di RSV sono in aumento tra i bambini sotto i 4 anni, secondo l’ultimo bollettino epidemiologico di Sciensano, al momento siamo lontani dal raggiungimento della soglia epidemica.

Il virus circola, è normale in questo periodo dell’anno, ma siamo lontani dalla situazione di fine ottobre e inizio novembre 2023 in cui i servizi pediatrici erano prossimi alla saturazione.

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