Il documentario “Un mal pour un male” di Chloé Buffard (programma d’indagine sulla salute – France 5) è stato presentato a La Fouillade su iniziativa del MSP. Circa quaranta persone hanno risposto a questo argomento raramente discusso. Il cancro alla prostata, il principale tumore maschile, colpirà un uomo su otto nel corso della sua vita. Oggi lo screening del cancro alla prostata è al centro di una guerra di esperti. Da un lato le autorità sanitarie si oppongono. Gli uomini sarebbero preoccupati e operati per niente. D’altra parte, gli urologi ritengono che non eseguire lo screening significhi rischiare di non individuare un cancro aggressivo. Quindi, senza sintomi, dovremmo rintracciare la minima cellula anormale? Dovremmo trattare tutti i tumori? Di fronte alle divisioni nel mondo medico, i pazienti hanno difficoltà a trovare la propria strada. È quanto ha cercato di spiegare il film “Un male per un maschio” seguito dall’intervento del dottor Giolitto, urologo dell’Ospedale universitario di Villefranche-de-Rouergue.
Il dottor Giolitto ha spiegato che il cancro alla prostata è un tumore maligno della prostata a più stadi. Lo strumento più comune per rilevarlo è un esame del sangue chiamato PSA. Il medico baserà questo sul risultato del PSA, sull’età e sulla storia familiare. Il trattamento dipenderà dalla classificazione del tumore. Il paziente verrà informato sui diversi trattamenti e questo intervento provoca spesso effetti collaterali gravi come la disfunzione erettile o l’incontinenza.
Testimonianze di Jean-Christophe, 53 anni
Durante il dibattito con il dottor Giolitto, 2 uomini hanno fornito la loro testimonianza. Jean-Christophe, 53 anni, si sentiva stanco quando ha consultato il suo medico di famiglia, non aveva sintomi chiari. Ha fatto un esame del sangue PSA, una risonanza magnetica, una biopsia e 3 mesi fa gli è stata completamente rimossa la prostata. Il chirurgo urologico ha risposto alle sue domande prima dell’intervento. Ha ancora perdite urinarie e disfunzione erettile ma a poco a poco sta migliorando. Suo padre ha avuto un cancro alla prostata 20 anni fa e la sua cerchia familiare gli dà sostegno. Jean-Christophe incoraggia tutti gli uomini a farsi seguire a partire dai 55 anni e a indagare sulla propria famiglia. È una malattia silenziosa, con pochi o nessun sintomo: è tanto più pericolosa e si congratula con il MSP per questo incontro.
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