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Caccia: come combattere le malattie della fauna selvatica?

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l’essenziale
Come gli esseri umani, la fauna selvatica è soggetta a malattie. In Francia sono stati creati diversi strumenti di monitoraggio della salute della fauna selvatica al fine di generalizzare i metodi di rilevamento e analisi effettuati dai cacciatori.

Presenti nei nostri territori per gran parte dell’anno, i cacciatori monitorano e avvisano dei problemi sanitari che colpiscono la fauna selvatica. Per questo i cacciatori e l’Ufficio francese per la Biodiversità (OFB) hanno creato la rete SAGIR. Si tratta di uno strumento di sorveglianza epidemiologica per uccelli e mammiferi selvatici.

Questa sorveglianza si basa su una partnership tra le Federazioni dei Cacciatori e l’OFS. Avviato nel 1955, questo sistema ha continuato a consolidarsi e finalmente è stato formalizzato nel 1984 prendendo il nome di SAGIR: Monitor for Action. Questa rete partecipativa si avvale di un gruppo di osservatori della natura, spesso volontari: cacciatori, naturalisti e tecnici delle Federazioni e dell’OFB, ma anche dei laboratori di analisi veterinarie.

Rivolgiti ad un tecnico federale

Soddisfa diversi obiettivi quali: monitoraggio delle malattie conosciute e individuazione precoce di nuove malattie; contribuire alla conoscenza degli agenti patogeni comuni tra animali domestici e selvatici, ma anche di malattie trasmissibili all’uomo (zoonosi); partecipare all’individuazione degli effetti involontari dei pesticidi sulla fauna selvatica; e contribuire a proteggere la salute della fauna selvatica e quella dei cittadini.

Questa rete ha permesso di evidenziare numerosi episodi di avvelenamento della fauna selvatica, l’individuazione del batterio responsabile della tubercolosi nel cervo o del virus responsabile della peste suina nei cinghiali.

Ogni cacciatore, quando si accorge della morte sospetta di un animale selvatico, può rivolgersi ad un tecnico federale. Questo preleva l’animale, compila un modulo specifico a seconda del danno osservato e lo invia al Laboratorio dipartimentale per le analisi (autopsia, batteriologia, virologia, ecc.).

Formazione per cacciatori

Il costo delle analisi è coperto dalla Federazione dei Cacciatori. In caso di malattia ad alto rischio (ad esempio l’influenza aviaria), tutte le parti interessate della rete SAGIR vengono mobilitate e possono essere adottate disposizioni specifiche, comprese zone di vigilanza o di contenimento.

Per andare oltre, ogni anno la FDC81 offre ai cacciatori del Tarn una formazione “Esame iniziale della fauna selvatica”. Al termine di questa formazione ogni candidato diventa capace di identificare un certo numero di malattie della fauna selvatica, in particolare negli animali catturati durante la caccia. Questa formazione è tanto più importante quando si vuole promuovere la cacciagione nei cortocircuiti.

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