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Trasformare la vita dei pazienti

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È sempre con grande emozione che Line Beaudet parla dei pazienti e dei loro caregiver che sostiene con l’aiuto dei programmi messi in atto da lei e dal suo team. Appassionata di neuroscienze, passione che trasmette come professoressa associata all’Università di Montreal, questa eccezionale ricercatrice ha acquisito una grande empatia durante la sua pratica infermieristica, che le permette di pilotare progetti molto ancorati alla realtà delle persone colpite.

Il suo contributo eccezionale è stato evidenziato anche lo scorso aprile dalla consegna del Premio di riconoscimento 2024 da parte dei membri del gruppo di ricerca sulla malattia di Parkinson e sulle sindromi correlate della Facoltà di Medicina dell’Università di Montreal. Nel 2019, ha anche ricevuto una distinzione nella categoria Excellence in Care dall’Ordine degli infermieri del Quebec, evidenziando così la qualità del suo contributo che unisce pratica clinica, ricerca e insegnamento.

Vivere meglio con il Parkinson

Nell’ultimo anno, in collaborazione con l’organizzazione Parkinson Québec, Line Beaudet ha portato avanti la realizzazione di un programma bilingue chiamato EMPATIC, che comprende tre tipi di interventi web volti a facilitare la vita quotidiana delle persone che lottano con questa malattia e quella loro badanti.

Prodotto anche in collaborazione con José Côté e membri della Cattedra di ricerca sulle nuove pratiche infermieristiche, EMPATIC include testimonianze stimolanti condivise da persone che vivono con il Parkinson e operatori sanitari, che affrontano temi diversi in vari momenti lungo il percorso della malattia; consulenza di esperti da parte di operatori sanitari per affrontare le sfide legate alle malattie; e TAVIEMC in motion, una piattaforma attualmente composta da 11 sessioni interattive guidate da un infermiere virtuale, il cui scopo è trasmettere informazioni e risorse personalizzate per convivere meglio con il Parkinson.

Prova dell’importanza di EMPATIC: al 31 dicembre 2023, i video avevano superato le 100.000 visualizzazioni, con più di 20.000 utenti ricorrenti! “Ciò consente alle persone provenienti da tutte le regioni del Quebec e da 92 paesi di avere accesso a cure di alto livello, evitando costi significativi”, sottolinea la signora Beaudet.

Un motore per il recupero dall’ictus ischemico

La signora Beaudet ha anche co-creato un secondo progetto, il corso Locomotive, con la dottoressa Céline Odier, Marie-Andrée Desjardins, i pazienti partner e il CHUM Health Literacy Center. Sotto forma di poster, offre esercizi, informazioni e strategie accessibili di persona e online per promuovere il recupero delle persone dopo un ictus, sia in ospedale, a casa o in un centro di riabilitazione.

I poster sono stati appositamente progettati per tenere conto dei cambiamenti fisici, visivi e cognitivi dei pazienti. Il corso è stato arricchito negli anni con audioguide, capsule di esercizi web e quaderni di stimolazione. Finora, altre sei strutture sanitarie hanno adottato il percorso della Locomotiva in Quebec.

Per una transizione armoniosa

Infine, in collaborazione con i colleghi Dominic Chartrand e la Dott.ssa Anne Lortie del CHU Sainte-Justine, Vanessa Léger e il Dott. Mark Keezer del CHUM, Sylvie Le May della Facoltà di Infermieristica dell’Università di Montreal, giovani che convivono con epilessia e caregiver partner, Line Beaudet ha contribuito alla realizzazione di un progetto volto a facilitare la transizione di questi giovani da una struttura pediatrica a una struttura per adulti.

Basandosi su questa esperienza di squadra, i dottori Mark Keezer e Philippe Major (Ospedale universitario Sainte-Justine) hanno progettato il programma Transition in Complex Epilepsy presso l’Università di Montreal (TÉCUM), che mira a stabilire un nuovo modello di trattamento per i giovani convivere con questa malattia e altre comorbilità.

Ripristinare la speranza

L’esperienza multidisciplinare di Line Beaudet nei campi delle neuroscienze, dell’assistenza, della metodologia, della pedagogia e dell’assistenza infermieristica la rendono una risorsa di ricerca inestimabile.

Inoltre, il suo modo di includere gli operatori sanitari nei suoi programmi si è rivelato fruttuoso e gli consente di influenzare diverse politiche sanitarie:

Questo ritratto è tratto dal ns rapporto di attività 2023-2024

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