Beyfortus fa parte di una serie di trattamenti innovativi che mirano a prevenire o limitare l’infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV), la principale causa di bronchiolite. Ciò colpisce soprattutto i neonati, nei quali provoca un’epidemia annuale.
L’epidemia è già iniziata
L’epidemia è già iniziata quest’anno nella Francia metropolitana e colpisce attualmente la regione parigina e l’Hauts-de-France, secondo un rapporto settimanale pubblicato mercoledì dall’agenzia di sanità pubblica, anche se rimane di portata moderata rispetto agli anni precedenti.
Beyfortus (dei laboratori AstraZeneca e Sanofi) era già stato offerto l’anno scorso a molti neonati. All’epoca i costi erano coperti dallo Stato che aveva acquistato direttamente le dosi dai laboratori. Ma quest’anno il trattamento si sta spostando verso un rimborso più tradizionale, tramite l’assicurazione sanitaria. E questo rimborsa solo fino al 30%, il resto è a carico delle mutue.
Tuttavia, “molte famiglie, non potendo pagare la partecipazione ai costi che resta a loro carico, circa 300 euro, (riferiscono) che diverse mutue non rimborsano o rimborsano parzialmente”, sottolineano i pediatri.
Per fare un confronto, molti vaccini infantili sono rimborsati al 65% e quello contro il morbillo è interamente rimborsato.
Servizio “moderato” fornito
Il rimborso inferiore di Beyfortus risulta da una valutazione dell’Alta Autorità della Sanità (HAS) che ha descritto il suo beneficio effettivo come “moderato”.
L’HAS, che ha aggiornato il suo parere mercoledì, ha tenuto conto dei dati registrati la scorsa stagione, mostrando un netto calo dei ricoveri grazie a Beyfortus. Ma rileva anche la mancanza di dati conclusivi sulle conseguenze più pesanti da gestire per gli ospedali, in particolare i passaggi in terapia intensiva.
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