l’essenziale
L’Ospedale Universitario di Tolosa è stato selezionato per partecipare ad un progetto nazionale di screening dell’insufficienza cardiaca. L’obiettivo è individuare precocemente questa malattia poco conosciuta che colpisce 1,5 milioni di persone in Francia. Ci vediamo il 19 novembre all’ospedale di Rangueil.
Lo screening su larga scala consentirebbe di identificare meglio l’insufficienza cardiaca? Questa è la sfida del progetto nazionale DEPIC FR, sostenuto dalla Società francese di cardiologia, e al quale partecipa il Centro ospedaliero universitario (CHU) di Tolosa. Martedì 19 novembre, dalle 10 alle 16, tutte le persone sopra i 50 anni potranno partecipare ad uno screening gratuito, nella sala dell’ospedale di Rangueil. Il test prevede un questionario (età, sintomi) e il prelievo di una piccola goccia di sangue dal polpastrello per identificare una traccia di disfunzione del muscolo cardiaco (quando il cuore non funziona correttamente, secerne un peptide). Se il risultato sarà positivo verrà proposto un ecocardiogramma direttamente, senza appuntamento, nel reparto di cardiologia.
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Evitare il trapianto di cuore
“Stiamo partecipando al primo studio sull’importanza dello screening nella vita reale. L’interesse è individuare precocemente l’insufficienza cardiaca, che è una malattia silenziosa con gravi conseguenze se non trattata in tempo”, riassume il professor Michel Galinier, direttore dell’istituto. reparto di cardiologia dell’Ospedale Universitario di Tolosa. Attualmente quasi 1,5 milioni di persone soffrono di insufficienza cardiaca ma si stima che tra le 400.000 e le 700.000 persone non abbiano una diagnosi (fonte Assicurazione Sanitaria). Individuata precocemente, questa malattia che indebolisce il cuore può essere curata meglio ed evitare i ricoveri ospedalieri (quasi 200.000 ogni anno). L’obiettivo è rallentare il più rapidamente possibile la progressione della malattia che provoca 70.000 morti all’anno e resta la principale indicazione al trapianto di cuore.
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Mancanza di respiro, aumento di peso improvviso, piedi e caviglie gonfie, stanchezza: consultiamo noi!
“Resta il problema che la maggior parte dei pazienti non riesce a stabilire il collegamento tra i sintomi e lo scompenso cardiaco. Anche al pronto soccorso troviamo pazienti che non avevano mai consultato nessuno prima, da qui l’interesse a studiare la possibilità di uno “screening diffuso nella popolazione” , prosegue il cardiologo che ricorda l’acronimo EPOF per ricordare di comprendere gli allarmi. E per mancanza di respiro, P per aumento di peso improvviso e rapido, O per edema degli arti inferiori (piedi e caviglie gonfie) e F per affaticamento eccessivo.
Tra i fattori di rischio figurano l’ipertensione, il diabete, livelli anomali di colesterolo, il fumo, l’alcol, l’invecchiamento e i trattamenti chemioterapici.
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