La Corte dell’Aja ha stabilito che lo Stato olandese ha il diritto di vietare gli aromi nelle sigarette elettroniche per tutelare la salute pubblica. La corte ha emesso la sentenza nell’ambito di un procedimento di merito avviato dal produttore di tabacco British American Tobacco (BAT) e dalla società collegata Nicoventures che consideravano il divieto illegale. [1]-[2].
Vietare gli aromi, una misura per realizzare una generazione senza tabacco
Nel giugno 2020, l’allora Segretario di Stato per la salute, il welfare e lo sport annunciò il divieto degli aromi per le sigarette elettroniche. Ciò significa che alle sigarette elettroniche non è possibile aggiungere aromi diversi da determinati tipi di aromi di tabacco. Questa misura si è resa necessaria, secondo il governo, a causa delle nuove conoscenze sui danni, sul grado di dipendenza e sull’attrattiva di questi prodotti per i giovani. Secondo lo Stato è sempre più chiaro che i giovani sono particolarmente attratti dagli aromi, il più delle volte dolci. Secondo lo Stato olandese ci sono forti indicazioni che i sapori dolci potrebbero rappresentare un trampolino di lancio verso il consumo di sigarette tradizionali. Secondo lo Stato, il divieto degli aromi è in linea con l’obiettivo di una generazione senza tabacco fissata per il 2040. Dal 1° gennaio 2024, l’Autorità olandese per la sicurezza alimentare e dei prodotti di consumo ha applicato il divieto degli aromi.
L’istituto di sanità pubblica RIVM ha quindi stilato un elenco di 16 ingredienti che i produttori possono utilizzare per produrre gli aromi del tabacco. Secondo il RIVM, circa un quarto degli attuali gusti di tabacco possono essere realizzati con questo elenco di ingredienti[3].
Un divieto illegale secondo il produttore di sigarette British American Tobacco
British American Tobacco (BAT) e la sua controllata Nicoventures avevano intentato un’azione legale contro lo Stato ritenendo che, imponendo il divieto degli aromi per i prodotti da svapare, lo Stato violasse il principio della libera circolazione delle merci all’interno dell’UE e che tale decisione non fosse giustificata. Secondo la BAT, lo Stato non ha sufficientemente dimostrato scientificamente che vietare gli aromi gioverebbe alla salute pubblica. Secondo l’azienda produttrice di tabacco, questa misura potrebbe al contrario incoraggiare gli ex fumatori che attualmente svapano a tornare al consumo di tabacco, o addirittura dissuadere gli attuali fumatori dal passare allo svapo. Inoltre, secondo la BAT, sarebbe impossibile produrre sigarette elettroniche (con aroma di tabacco) con i 16 liquidi autorizzati. Pertanto, secondo la BAT, il divieto degli aromi equivaleva effettivamente a un divieto totale dei dispositivi di svapo.
Un divieto giustificato e necessario per tutelare la salute pubblica
La corte ha stabilito che il divieto sugli aromi non era illegale. La nocività delle sigarette elettroniche e l’effetto attrattivo degli aromi dolci sui giovani sono sufficientemente dimostrati da giustificare il divieto degli aromi. La corte ha ricordato l’obiettivo che il Paese si è prefissato di raggiungere una generazione senza tabacco entro il 2040. Inoltre, l’argomentazione avanzata dalla BAT secondo cui il divieto degli aromi penalizzerebbe gli ex fumatori che attualmente sono vapers n non ha “abbastanza peso”, aggiungendo che lo Stato ha a “Margine di apprezzamento politico per dare più peso agli interessi dei giovani e di una futura generazione senza tabacco nel contesto della salute pubblica”.
La Corte precisa che non tutti i dispositivi di svapo sono vietati e che altri produttori sono riusciti a creare aromi di tabacco con ingredienti autorizzati. Per la Corte, i fumatori che desiderano smettere di fumare optando per una sigaretta elettronica possono quindi continuare a farlo anche se è in vigore il divieto degli aromi.
La Corte ammette che il divieto degli aromi viola la libera circolazione delle merci ma che ciò colpisce allo stesso modo le sigarette elettroniche qualunque sia la loro origine e inoltre la decisione è giustificata per ragioni di tutela della salute pubblica. La nocività delle sigarette elettroniche è sufficientemente accertata. Solo il grado di nocività è ancora oggetto di dibattito scientifico, aggiunge la Corte. Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di vietare gli aromi per ridurre l’uso delle sigarette elettroniche da parte dei giovani. La misura è quindi “appropriata, necessaria e proporzionata” secondo la Corte olandese.
Il divieto di aromi diversi dall’aroma di tabacco per i prodotti da svapo e a base di nicotina è una misura applicata da sempre più paesi, con l’obiettivo di proteggere i giovani e realizzare una generazione senza tabacco. In Francia, il Comitato nazionale contro il fumo (CNCT) chiede il divieto di tutti gli aromi ad eccezione dell’aroma di tabacco.
©Generazione senza tabacco
AE
[1] Stato autorizzato a introdurre un divieto sugli aromi per le sigarette elettroniche, Magistratura, pubblicato il 6 novembre 2024, consultato il 7 novembre 2024
[2] Il tribunale olandese conferma il divieto degli aromi delle sigarette elettroniche, RFI, pubblicato il 6 novembre 2024, consultato il 7 novembre 2024
[3] Generazione senza tabacco, i Paesi Bassi vietano gli aromi nei prodotti da svapo, pubblicato il 6 dicembre 2022, accesso il 7 novembre 2024
Comitato Nazionale Contro il Fumo |
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