A quasi un mese dall’inizio della campagna di vaccinazione antinfluenzale, la Cassa malattia rileva, in un comunicato stampa, che in Bretagna, “a quasi un mese dal lancio della campagna, è stato vaccinato solo il 18,2% delle persone prioritarie”, che inoltre ricorda che “quasi un quarto della popolazione bretone ha ricevuto una lettera che copriva il 100% del vaccino e della sua iniezione, di cui il 78,6% per le persone più vulnerabili.
Diminuzione della copertura vaccinale
Resta il fatto che “la vaccinazione resta molto insufficiente nella regione”. Così, tra l’inverno 2022-2023 e l’inverno 2023-2024, la copertura vaccinale tra le persone a rischio di influenza grave è scesa, in Bretagna, dal 59,1% al 52,8%. “Lontano dall’obiettivo della copertura del 75%”. Perché «la vaccinazione aiuta anche a evitare i ricoveri e aiuta a prevenire le tensioni ospedaliere in inverno».
Sapendo che lo scorso inverno, in Bretagna, “il 37,4% delle persone di 65 anni e più sono state vaccinate contro il covid-19 […] con una copertura inferiore tra i 65-74enni (30,9%) rispetto a quelli di 75 anni e più (44,8%). L’assicurazione sanitaria ricorda che medici, infermieri, farmacisti e ostetriche sono “autorizzati a vaccinare”.
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