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Impatto sulla salute: Inserm lancia quattro progetti rivoluzionari per la ricerca sanitaria

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Individuare in anticipo ricerche che potrebbero generare innovazioni dirompenti e di grande impatto e fornire un supporto decisivo ai team che le intraprendono: questo l’obiettivo del programma Health Impact sostenuto da Inserm. Finanziato da Francia 2030, riceve 30 milioni di euro per il suo primo anno. Quattro primi progetti in grado di trasformare le pratiche mediche e migliorare la salute umana sono stati selezionati dall’Inserm in campi diversi come l’immunologia, la sicurezza alimentare, le neuroscienze e la fisiologia respiratoria.

La ricerca sui rischi nel settore sanitario copre tutta la ricerca fondamentale o applicata che potrebbe generare scoperte strategiche per la Francia nei decenni a venire, siano essi concettuali, tecnologici o metodologici.

È in questo contesto che il 2 maggio 2024 è stato lanciato il programma Health Impact, coordinato dall’Inserm, in collaborazione con tutti gli stakeholder della ricerca biomedica. L’Istituto presenta oggi i primi quattro progetti selezionati.

Il progetto EvoCure è guidato da Enzo Poirier, ricercatore dell’Inserm presso l’unità Immunità e cancro (Inserm/Institut Curie). Studia la conservazione e la diversificazione durante l’evoluzione di alcune proteine ​​immunitarie tra le specie, dai batteri all’uomo. Infatti, alcune proteine ​​immunitarie presenti nei batteri si trovano ancora oggi negli organismi eucarioti[1]e svolgono un ruolo immunitario in essi. Grazie all’analisi del sistema immunitario batterico abbinata a tecnologie genomiche all’avanguardia, l’obiettivo di EvoCure è scoprire nuove proteine ​​immunitarie negli eucarioti – e in particolare nell’uomo – per identificare nuove opportunità terapeutiche.

Il progetto FoodContact è guidato da Mathilde Touvier, direttrice della ricerca Inserm presso il Centro di ricerca epidemiologica e statistica (Cress-Eren, Inserm/INRAE/Université Sorbonne Paris Nord/Université Paris-Cité). È interessato all’impatto sulla salute umana degli oltre 12.000 composti chimici contenuti negli imballaggi alimentari e che potrebbero entrare in contatto con gli alimenti. Grazie ai dati della coorte francese NutriNet-Santé (che comprende oltre 179.000 partecipanti), abbinati ad analisi tossicologiche e fisiologiche, il progetto mira a identificare le sostanze, quantificarle negli alimenti ed esaminarne la potenziale tossicità e i collegamenti con i rischi di malattie croniche per i consumatori . I risultati di queste valutazioni approfondite potrebbero svolgere un ruolo nell’evoluzione della normativa sugli imballaggi.

Il progetto Nautilus è guidato da Viktor Jirsa, direttore della ricerca del CNRS presso l’Istituto di Neuroscienze dei Sistemi (Università Inserm/Aix-Marseille). Si struttura attorno allo sviluppo di una piattaforma tecnologica in grado di generare un doppio (o gemello) digitale del cervello di pazienti affetti da patologie cerebrali, al fine di valutarne la risposta al trattamento mediante elettrostimolazione localizzata (oggi utilizzata per curare epilessia, depressione, o anche il morbo di Parkinson). L’obiettivo è quello di poter prevedere la reazione specifica del cervello di ciascun paziente, regolare con precisione l’intervento e limitare il più possibile le procedure chirurgiche invasive. Questo strumento innovativo potrebbe quindi rivoluzionare il trattamento delle malattie cerebrali consentendo un intervento terapeutico personalizzato, di alta precisione e non invasivo.

Il progetto “Controllo volontario della respirazione: l’immersione in apnea” è guidato da Clément Menuet, ricercatore Inserm presso l’Istituto di Neurobiologia del Mediterraneo (Università Inserm/Aix-Marseille). Questo cosiddetto progetto di “esplorazione” si concentra sull’identificazione dei neuroni coinvolti nel controllo volontario della respirazione, l’unica funzione fisiologica vitale che possiamo controllare volontariamente. Focalizzandosi sulle reti neurali che intervengono in particolare nel contesto dell’apnea volontaria, il progetto mira a evidenziare nuovi potenziali bersagli terapeutici per il trattamento di disturbi respiratori e/o neurologici.

« Con il programma Health Impact, Inserm inserisce la ricerca rischiosa tra le sue sfide strategiche e rafforza la sua capacità di avviare e guidare nuova ricerca, dichiara il professor Didier Samuel, presidente e amministratore delegato dell’Inserm. Questo programma riflette un cambiamento di paradigma per l’Istituto nel modo in cui seleziona, finanzia e sostiene progetti di ricerca innovativi, ma individua anche, nel tempo, nuovi progetti ad alto potenziale e innovazioni. L’apertura di Impact Santé all’intera comunità della ricerca biomedica rafforza inoltre il ruolo dell’Inserm nella sua missione di coordinamento nazionale al servizio della salute di tutti. »

[1] Gli eucarioti rappresentano un dominio della vita che riunisce tutti gli organismi le cui cellule sono caratterizzate dalla presenza di un nucleo: animali, funghi e piante.

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