I genitori degli studenti sono stati informati lo scorso 5 novembre, tramite una e-mail, che era stato accertato un caso di tubercolosi al liceo Branly (Lione 5).
“In questa situazione e nonostante il rischio di contaminazione molto basso, vale naturalmente il principio di precauzione. Riceverete una lettera con i termini e le variazioni del protocollo precauzionale. Un incontro al liceo, previsto per mercoledì 13 novembre alle 18, vi permetterà di incontrare (l'infermiera)”, specifica questo messaggio ottenuto Progressi.
Per il momento gli studenti interessati non sanno altro, se non che questo caso deve essere “nel loro stretto entourage” perché il messaggio è stato inviato solo ad alcuni genitori, fa sapere Progressi un genitore che riceve l'e-mail.
Un caso che risale alla fine di settembre
Trattandosi di una malattia soggetta a denuncia, abbiamo contattato l'Agenzia sanitaria regionale ma ci ha deferito al rettorato. Il che ci ha confermato, il 6 novembre, che in questo stabilimento era stato effettivamente identificato un caso di tubercolosi… alla fine di settembre.
Da allora lo studente è stato curato ed è tornato in classe, precisa il rettorato che assicura che “il direttore dell'istituto ha già organizzato un incontro informativo”. Incontro al quale non è stato invitato il genitore dello studente interessato da noi intervistato.
“La situazione è completamente sotto controllo”
Il rettorato precisa inoltre che “alcuni studenti saranno sottoposti a test” e che “la situazione è quindi ben nota e completamente sotto controllo”. Una dichiarazione un po’ in disaccordo con il messaggio inviato il 5 novembre che evocava “un protocollo precauzionale”, sul quale né il genitore dello studente da noi intervistato né Progressi non ho ottenuto alcuna precisione.
Questo allarme ritardato si spiega con il lungo tempo di incubazione della tubercolosi, che varia da uno a tre mesi?
Solo il 5-10% delle persone infette da tubercolosi sviluppa la malattia e i suoi sintomi. L’unica tutela è la vaccinazione (che non è più obbligatoria).
Nel 2022, sono stati dichiarati 463 casi di tubercolosi (+18% rispetto al 2021) in Alvernia Rodano-Alpi. La maggioranza riguardava uomini sotto i 45 anni (63%) nati all'estero.
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