All’inizio di ottobre 2024, il presidente di AMALCA, l’associazione contro il cancro, Nadjilat Attoumani, ha dichiarato “ Abbiamo sempre più casi di cancro al seno, dobbiamo ancora lavorare sulla consapevolezza. Oggi le persone non vengono sottoposte al test e quando lo fanno è tardi. »
A distanza di un mese, dopo numerosi convegni, laboratori di sensibilizzazione, stand, l’organizzazione di passeggiate solidali, percorsi salute, un concorso “miss eleganza” e la realizzazione di proiezioni mobili sul territorio, il successo di Ottobre Rosa 2024 è franco.
In poche cifre, quest’anno 2024, l’evento ha rappresentato:
- 31 giorni di mobilitazione;
- Più di 20 azioni su tutto il territorio;
- Quasi 1.250 persone sono state informate sullo screening del cancro al seno;
- 350 palpazioni del seno effettuate dalle ostetriche del CRCDC-Mayotte;
- 200 inviti per mammografia inviati nell’ambito di screening organizzati;
- Altre azioni riguardano soprattutto la prevenzione del cancro del collo dell’utero, con quasi 140 strisci cervico-uterini effettuati su donne dai 25 ai 65 anni
Palma d’Oro per le proiezioni mobili
Per tutto il mese di ottobre, la “carovana Mawa” del Centro Regionale di Coordinamento Screening Tumori di Mayotte (CRCDC) ha attraversato il territorio, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sul tumore al seno ed effettuare screening. Per gli operatori sanitari, questi screening mobili consentono di raggiungere un pubblico molto ampio, in particolare le giovani donne. Nadjilat Attoumani ricorda: “il cancro al seno colpisce pazienti sempre più giovani, anche se le campagne di screening sono più spesso rivolte alle persone anziane.
Ci concentriamo su questo pubblico, perché crediamo che dopo la menopausa non ci prendiamo più abbastanza cura del nostro seno e del nostro corpo. A Mayotte vengono diagnosticati cinquanta tumori al seno, tanto rispetto alle dimensioni dell’isola, ma poco rispetto alla realtà. Alcuni vengono curati altrove, o addirittura non vengono curati affatto. »
La lotta continua, anche dopo la malattia
Il 7 ottobre numerosi professionisti si sono riuniti presso la sede di France Travail per affrontare il tema del ritorno al lavoro dopo il cancro. Troppo spesso, infatti, all’interno delle aziende e delle amministrazioni, il monitoraggio psicologico del dipendente si scontra con l’impianto procedurale della struttura: “Abbiamo delle procedure da seguire che prevedono che una persona venga dichiarata malata in un dato momento e sia costretta a tornare al lavoro”ha dichiarato un dipendente delle risorse umane.
Autopalpazione, il primo riflesso essenziale
All’inizio del mese l’Ars ricordava che se l’autopalpazione costituisce «il primo atto che salva», è obbligatorio effettuare una mammografia per confermare la diagnosi. Al momento, solo lo studio privato di radiologia di Mamoudzou dispone di una mammografia. Il direttore dell’Ars, Sergio Albarello, si impegna a facilitare la consegna di una seconda mammografia sul territorio, all’ospedale Petite-Terre, entro la fine del 2024. “Questa acquisizione rientra nel nostro primo progetto sanitario regionale. »
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