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studio rivela la mancanza di consapevolezza dei pazienti con malattie respiratorie

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Il 71% degli intervistati pensa che l’aria dentro casa non sia più inquinata di quella esterna, secondo uno studio condotto su persone con malattie respiratorie croniche.

Secondo Ademe, l’aria interna è da 5 a 9 volte più inquinata di quella esterna. Una constatazione allarmante ma poco conosciuta tra la popolazione. Anche le persone più vulnerabili non sempre ne sono consapevoli, come ha rivelato uno studio* condotto su persone affette da malattie respiratorie croniche e su chi si prende cura di loro.

Così, il 71% delle persone intervistate si sente sicuro a casa, pensando che l’aria all’interno della casa non è più inquinata di quella esterna, secondo questo sondaggio realizzato dall’azienda di trattamento dell’umidità dell’aria Murprotec, in collaborazione con il laboratorio RespiLab affiliato all’associazione Santé Respiratoire France.

Tuttavia, gli intervistati sono sensibili al problema. Quasi tutti (97%) sono consapevoli che l’aria interna può avere un impatto sulla salute respiratoria. L’86% afferma di essere preoccupato per la qualità dell’aria interna della propria casa.

Prodotti per la casa, umidità…

“I risultati dimostrano una reale mancanza di informazione, poiché il 40% degli intervistati, pur essendo ritenuti sensibili all’argomento a causa della loro patologia, dichiara di essere poco o per nulla informati”, scrive lo studio.

Le fonti di questo inquinamento possono essere materiali da costruzione e decorativi, come alcune vernici. Ma anche i prodotti per la pulizia e gli ambienti, come deodoranti per ambienti, candele profumate o prodotti per la casa, hanno un impatto sulla salute, secondo il Ministero della Salute.

Per ridurre questo inquinamento, è consigliabile ventilare la casa per almeno 10 minuti al giorno e durante attività come pulizie, bricolage, cucina, ecc.

Dupin Quotidien: I purificatori d’aria sono efficaci? – 11/11

Le persone intervistate nello studio sembrano però abbastanza informate sui rischi posti dall’umidità. Pertanto, l’82% percepisce l’umidità come un inquinante dell’aria interna. Può infatti provocare la comparsa di funghi e muffe, che possono “portare alla comparsa o al peggioramento di allergie respiratorie e patologie come l’asma”, sempre secondo il sito del Ministero della Salute.

*Sondaggio Internet autosomministrato condotto nel giugno 2024 sulla base di un questionario costruito in collaborazione con RespiLab e Murprotec su 310 persone con malattie respiratorie croniche (88% degli intervistati) e operatori sanitari (12%).

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