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HIV/AIDS: 110 miliardi di dollari investiti per salvare 25 milioni di vite in Africa (Ambasciatore) | APAnews

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Durante una conferenza stampa online tenutasi giovedì 10 ottobre, l’ambasciatore John N. Nkengasong, coordinatore globale per l’AIDS negli Stati Uniti, ha fornito un aggiornamento sugli sforzi del Piano di emergenza President for AIDS Relief (PEPFAR), un’iniziativa internazionale del governo degli Stati Uniti per salvare e migliorare la vita delle persone infette o a rischio di HIV/AIDS in Africa.

L’ambasciatore John N. Nkengasong ha osservato che negli ultimi 21 anni il Piano di emergenza per gli aiuti contro l’AIDS (PEPFAR) ha investito l’enorme cifra di 110 miliardi di dollari nella lotta contro l’HIV/AIDS in Africa. Questo massiccio investimento ha contribuito a salvare 25 milioni di vite e a prevenire la trasmissione del virus a 5,5 milioni di bambini nati da madri sieropositive.

In termini di infrastrutture e risorse umane, il programma ha inoltre rafforzato 3.000 laboratori governativi, formato 240.000 operatori sanitari e consolidato 170.000 strutture sanitarie nel continente africano.

Nonostante questi progressi significativi, l’ambasciatore John N. Nkengasong ha messo in guardia contro un allentamento degli sforzi, ricordando che la battaglia è lungi dall’essere vinta. Nel 2023, l’HIV/AIDS causerà ancora 650.000 morti in tutto il mondo, il 60% dei quali in Africa. Ha citato il Botswana, paese considerato un modello nella lotta contro questa malattia, dove nello stesso anno sono stati registrati 4.200 nuovi casi di infezione.

Di fronte a queste sfide persistenti, l’ambasciatore John N. Nkengasong ha chiarito che PEPFAR sta cercando una riautorizzazione di cinque anni, fino al 2030, per continuare i suoi sforzi in collaborazione con i paesi africani. L’obiettivo è ambizioso: raggiungere una generazione senza HIV/AIDS entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo, ha insistito sull’importanza di eliminare le persistenti disuguaglianze nell’accesso alle cure, in particolare tra i bambini, rafforzando al tempo stesso i sistemi sanitari sostenibili nel continente.

L’ambasciatore John N. Nkengasong ha inoltre sottolineato l’impegno del PEPFAR che va oltre la lotta contro l’HIV/AIDS. Rafforzando le infrastrutture sanitarie e formando personale qualificato, il programma contribuisce a migliorare la capacità complessiva dei paesi africani di affrontare varie minacce sanitarie. Questo approccio olistico si è rivelato particolarmente prezioso durante la pandemia di COVID-19, illustrando l’impatto duraturo degli investimenti nei sistemi sanitari.

AC/COSA

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