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L’Oms lancia l’allarme

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SSecondo il dottor Kurt Straif, dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), le prove ci sono e non possiamo più ignorarle: “Ora sappiamo che l’inquinamento dell’aria esterna non è solo un grave rischio per la salute in generale, ma è anche una delle principali cause ambientali di morte per cancro. Queste sono esattamente le stesse conclusioni che hanno portato gli specialisti dell’OMS ad affermare, senza mezzi termini, che “L’aria che respiriamo è stata contaminata da una miscela di sostanze che provocano il cancro”.

Questo ha il merito di essere chiaro. Non ci sono giri di parole nell’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sull’inquinamento e la sua devastazione sulla salute in tutto il mondo. L’OMS ora classifica l’inquinamento atmosferico come cancerogeno. A questo si aggiunge il fatto che l’inquinamento resta una delle principali cause di malattie respiratorie e cardiache.

Questo nuovo rapporto riguarda diversi studi che lanciano l’allarme per allertare l’opinione pubblica mondiale sulla devastazione causata da diversi settori economici che realizzano profitti a scapito della salute umana. È ormai scientificamente accertato che l’inquinamento dell’aria che respiriamo provoca malattie mortali e ha già causato milioni di morti in molte regioni del mondo. Per il direttore della IARC, Christopher Wild, l’inquinamento atmosferico è uno dei più temibili agenti cancerogeni che oggi vanno combattuti per salvare vite umane. Il rapporto dettagliato evidenzia le principali cause di questo inquinamento atmosferico che ha raggiunto picchi senza precedenti negli ultimi dieci anni.

L’OMS punta chiaramente il dito contro tutti i tipi di industrie, con tutte le emissioni che contaminano l’aria, siano esse quelle provenienti dai veicoli, dalle fabbriche o dallo scarico di rifiuti chimici che finiscono negli oceani ed evaporano inquinando ulteriormente l’aria che respiriamo. In questo senso, quelle che chiamiamo “particelle sottili” sono state classificate dalla IARC nella categoria “cancerogeno definitivo”. Per la dottoressa Dana Loomis, della IARC, “I risultati degli studi vanno nella stessa direzione: il rischio di sviluppare il cancro ai polmoni aumenta in modo significativo nelle persone esposte all’inquinamento atmosferico”.

Negli ultimi anni l’inquinamento atmosferico ha battuto tutti i record e le previsioni per il futuro sono peggiori. Ciò equivale a dire che le cifre sopra riportate dovrebbero essere riviste al rialzo per il prossimo decennio, quando la qualità dell’aria sarà uno dei fattori chiave per la salute mondiale. In questo senso, devi sapere che nel 2024 l’inquinamento atmosferico costituirà il secondo fattore di rischio di morte nel mondo, secondo la quinta edizione del rapporto State of Global Air (SoGA).

Questo rapporto, pubblicato dall’Health Effects Institute (HEI) – un istituto di ricerca indipendente e senza scopo di lucro con sede negli Stati Uniti – rivela che l’inquinamento atmosferico è stato responsabile di 8,1 milioni di morti in tutto il mondo nel 2021. Oltre a questi decessi, è anche la causa di malattie croniche invalidanti per milioni di persone, che gravano pesantemente sui sistemi sanitari, sulle economie e sulle società.

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