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“Due pareri di esperti sono meglio di uno”: perché è fondamentale la seconda lettura durante uno “screening organizzato” per il tumore al seno

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Torna Pink October, il mese dedicato all’informazione e alla sensibilizzazione delle donne sulla diagnosi precoce del tumore al seno.

In questa occasione, il Comitato Regionale di Coordinamento per lo Screening dei Cancri del Sud-PACA (CRCDC) ha aperto le porte dei suoi locali in Riviera per evidenziare uno dei vantaggi più preziosi dello screening organizzato: la seconda lettura delle mammografie. Spiegazioni.

Screening organizzato, come funziona?

Lo screening organizzato per il cancro al seno (ma anche per il cancro del colon e del collo dell’utero) è coordinato dal CRCDC. “Ogni due anni sono invitate a partecipare donne dai 50 ai 74 anni, senza fattori di rischio o sintomi, spiega la dottoressa Valérie Zimmerlé, medico coordinatore. Sono escluse le donne ad alto rischio, che per storia personale o familiare beneficiano di un follow-up personalizzato.”

Dal 1° gennaio 2024 il presente invito viene inviato dalla cassa di assicurazione sanitaria primaria.

L’elenco dei centri radiologici partecipanti allo screening organizzato, che accompagna la lettera di invito, ti consentirà di fissare facilmente un appuntamento presso la sede di tua scelta. Il grande giorno le donne beneficiano di un esame clinico del seno da parte di un medico e di una mammografia di screening, integrata se necessario da un’ecografia, questi esami sono coperti al 100% dall’assicurazione sanitaria.

Il radiologo dà un primo risultato. In caso di anomalia, il paziente viene indirizzato al trattamento appropriato. Se non vengono riscontrate anomalie, la cartella radiologica viene inviata al CRCDC, dove la mammografia verrà letta nuovamente da un secondo radiologo. I risultati di questa seconda lettura vengono poi trasmessi alla paziente e al medico curante o al ginecologo di sua scelta.

Lo scopo della seconda lettura?

“Due opinioni di esperti sono meglio di una”riassume il team del CRCDC per spiegare l’interesse di questa seconda lettura. Nel 97% dei casi la prima lettura non individua alcuna anomalia sospetta e la seconda lettura conferma la prima nel 98,8% dei casi. Ma in un numero limitato di casi, il secondo esperto individua anomalie non segnalate in prima lettura.

Davanti al negatoscopio

Concretamente, la filiale della Costa Azzurra del CRCDC gestisce circa 68.000 dossier per campagna di screening, nell’arco di due anni. Ogni settimana arrivano in media 700 mammografie. Sei tecnici li installano su una scatola luminosa che permette loro di visualizzare, fianco a fianco, la mammografia della paziente e le sue vecchie immagini, il confronto delle due facilita l’identificazione di nuove anomalie. Ogni giorno esperti radiologi si alternano davanti a questa macchina per effettuare una seconda attenta lettura.

Specificamente approvati e formati allo screening organizzato, interpretano almeno 2.000 mammografie all’anno come secondi lettori e sono anche primi lettori.

“Se viene rilevata un’anomalia fin dalla prima lettura, c’è una valutazione diagnostica e un trattamento immediato, zero perdita di probabilità, spiega la dottoressa Catherine Maestro, radiologa e secondo lettore al CRCDC. Per altre mammografie, la seconda lettura permette talvolta di individuare lesioni più piccole e quindi di iniziare trattamenti meno intensivi. A volte parliamo del rischio di sovradiagnosi: rimuovere lesioni sospette non cancerose aiuta anche a prevenirne la degenerazione.”

Nelle Alpi Marittime, durante questa seconda lettura vengono rilevati circa il 7-8% dei tumori. Questo è il loro principale interesse ma non è l’unico vantaggio dello screening organizzato rispetto a quello individuale (per il quale è sufficiente che la paziente prenda appuntamento dal radiologo, previa prescrizione del medico curante o del ginecologo).

«In entrambi i casi, la paziente beneficia di due immagini per ciascuna mammella, di un esame clinico e di un accertamento diagnostico immediato. Ma lo screening organizzato è l’unico ad offrire, in più, la seconda lettura centralizzata, la gestione a carico del 100% della cassa malattia e la formazione obbligatoria, sia per i radiotecnici che per i radiologi, nonché ulteriori criteri di qualità sugli apparati radio, controllati semestralmente. spiega il dottor Zimmerlé.

Quando viene rilevato il cancro

In 993 casi su 1000 lo screening organizzato non rileva alcuna anomalia preoccupante. Quando viene rilevato un cancro, generalmente è piccolo e nell’80,6% dei casi non vi è alcuna invasione linfonodale, il che permette di considerare l’assenza di chemioterapia secondaria. “Grazie allo screening, i trattamenti sono meno gravosi e i loro effetti collaterali sono minori”.

Infine, l’ultimo vantaggio dello screening organizzato: le pazienti in cui è stato rilevato un tumore al seno o un’anomalia vengono seguite durante tutto il loro percorso di cura e/o prevenzione dall’equipe di tecnici del CRCDC. Perché privartene?

Odile Diagana testimonia: “Non più complicato di un appuntamento dal parrucchiere!”

L’atleta Odile Diagana e suo marito Stéphane, campione francese dei 400 metri a ostacoli, vengono regolarmente chiamati a partecipare alle campagne di screening del cancro del colon-retto. Quest’anno Odile Diagana ha scelto di impegnarsi anche nella promozione dello screening organizzato del cancro al seno.

«Come tante donne, anche io sono stata contattata, ho ricevuto un invito. Ma quando sei impegnata, quando sei mamma, quando lavori, metti da parte facilmente. Per i figli non rimandiamo gli appuntamenti. ma per noi lo facciamo più facilmente… È un ostacolo però non è più complicato di un appuntamento dal parrucchiere!”

I dati presentati dal CRCDC sono un appello affinché le donne prendano un appuntamento e partecipino allo screening organizzato. Possiamo scoprire tumori precoci, limitare i trattamenti, evitare l’ablazione o le complicanze…

“Alcune donne hanno paura di avere dolori. Io ho fatto la mammografia quando ero più giovane, era spiacevole, oggi lo è molto meno In ogni caso questa apprensione non deve essere un ostacolo. Lo screening organizzato permette anche una seconda lettura non possiamo che avere più fiducia nella sua utilità ed efficacia. Dobbiamo tutti, uomini e donne, esserne ambasciatori, parlandone a chi ci circonda per farlo entrare nella mente delle donne.

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