Durante tutta la fase di sviluppo del PRS e fino alla sua pubblicazione alla fine di ottobre 2023, l’Agenzia ha assicurato la co-costruzione di questa tabella di marcia e la consultazione con tutte le parti interessate. La fase di sviluppo del PRS è un primo passo importante, ma la sua attuazione territorializzata, il monitoraggio e la valutazione sono fasi chiave del successo. Per questo motivo, nel quadro del dialogo con la Conferenza Regionale della Salute e dell’Autonomia e con le sue commissioni specializzate, l’ARS è impegnata a mantenere la dinamica avviata nella fase di sviluppo della PRS e a portare avanti, con un’ampia diversità di attori, la democrazia sanitaria enti e utenti, la co-costruzione dell’attuazione e del monitoraggio del PRS e della sua territorializzazione.
La Conferenza Regionale della Salute e dell’Autonomia (CRSA) ha espresso parere favorevole al PRS 2023-2028 e ha accompagnato questo parere con una richiesta: lo sviluppo di un contratto di metodo per ancorare la dinamica di co-costruzione attorno a questa terza Sanità Regionale dell’Île de France Progetto. Per rispondere alla complessità e all’urgenza delle sfide attuali, è infatti una priorità fare affidamento su un’ampia mobilitazione regionale nella fase di dispiegamento del PRS per promuoverne l’attuazione operativa.
Frutto delle riflessioni e dei lavori della Conferenza e dei team dell’ARS, il contratto del metodo Ile-de-France è quindi sostenuto da un impegno collettivo forte e condiviso dell’Agenzia e della CRSA. Questo contratto garantisce un funzionamento in partenariato e una logica di co-costruzione per l’attuazione operativa del PRS, per il suo monitoraggio e valutazione nonché per la sua territorializzazione.
Un contratto di metodo basato su 5 impegni
Attraverso questo contratto di metodo, i soggetti interessati si impegnano a rispettare 5 impegni per un approccio partenariale all’attuazione, al monitoraggio e alla valutazione del Progetto Sanitario Regionale 2023-2028:
- Basare l’attuazione operativa del PRS su una dinamica regionale di consultazione e co-costruzione che mobiliti un’ampia rappresentanza di stakeholder, organismi di democrazia sanitaria e utenti.
- Territorializzare il PRS facendo leva su diagnosi e progetti territoriali condivisi e su una dinamica di consultazione e co-costruzione quanto più vicina possibile ai territori.
- Monitorare e valutare l’attuazione del PRS per misurare l’evoluzione degli obiettivi di miglioramento della salute dei residenti dell’Ile-de-France e lo stato del sistema sanitario regionale, in consultazione con gli organismi di democrazia sanitaria.
- Ancorare una cultura comune attorno ai dati sanitari per comprendere meglio lo stato dei bisogni e dell’offerta e co-costruire risposte adeguate per ridurre le disuguaglianze sanitarie sociali e territoriali e migliorare la copertura dei bisogni nella regione e nei territori.
- Fare affidamento su una leadership rafforzata da parte della comunità dei partner riguardo all’attuazione e al monitoraggio del PRS per rafforzare la cultura del dialogo e della co-costruzione.
Quali sono i valori e i principi della democrazia sanitaria che guidano la politica sanitaria regionale nell’Île-de-France?
- La salute è un bene comune e il servizio dell’interesse generale deve, come tale, essere costantemente riaffermato e riesaminato, al centro dell’azione di tutti.
- La salute deve essere accessibile a tutti e offerta a tuttia tutte le età, in tutte le situazioni e in tutte le fasi della vita, con principi di incondizionalità, uguaglianza, continuità, sostegno, avvicinamento e prossimità.
- La priorità del senso, dell’umanità e dell’etica è al centro dell’impegno degli stakeholder sanitari. Deve essere una preoccupazione costante, presente in tutte le strategie e azioni sanitarie.
- In base alle esigenze e alle aspettative degli utenti deve essere il primo principio di qualsiasi strategia sanitaria
- Attenzione agli operatori sanitari e le condizioni in cui svolgono la loro missione sono prioritarie e inseparabili dalla priorità di rispondere ai bisogni sanitari della popolazione.
- Un principio di equità deve prevalere nelle politiche sanitarie per tutti gli operatori (pubblici, privati, comunali, istituzionali, sanitari, medico-sociali, ecc.), tutti gli attori della sanità al servizio dei cittadini.
- L’approccio territoriale rappresenta il livello e la leva principale delle azioni sanitarie, il più vicino possibile alle realtà sul campo, e deve essere in grado di adattare le risposte alle specificità delle situazioni incontrate.
- La lotta alle disuguaglianze sanitarie sociali e territoriali e l’accesso alla salute sono priorità da perseguire senza sosta, costantemente vicini a tutti e fino all’“ultimo miglio”.
- Siamo tutti interessati alla nostra salute, attraverso la nostra conoscenza, la nostra esperienza e la nostra potere di agire. Rispettare la capacità di autodeterminazione e di partecipazione di ciascuno è una priorità.
- La cocostruzione è una necessità e un’opportunità di fronte alla complessità e all’urgenza delle sfide. La cultura del dialogo e dell’agilità deve essere ampiamente sostenuta e continuare a svilupparsi.
- La salute è “uno spazio di vita democratico” e la democrazia in sanità è un vettore chiave di un rinnovato approccio alla salute, attraverso i suoi attori, le sue autorità e la sua cultura.
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