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uno sguardo al 25° anniversario dell’Assemblea generale della Lega contro il cancro

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Progressi e sfide del sistema di annunci: dare voce ai pazienti

Negli ultimi 25 anni, i successivi piani oncologici hanno consentito notevoli progressi nel sistema di annuncio della diagnosi. Nel tempo il sostegno ai pazienti e alle famiglie si è rafforzato, offrendo un sostegno più umano ed empatico di fronte alla notizia di una malattia così angosciante. Tuttavia, durante la prima tavola rotonda della conferenza, molti pazienti e operatori sanitari hanno espresso i loro sentimenti.

L’annuncio è stato brutale. Mi sono ritrovata sola per strada, sotto shock, e sono dovuta andare a casa e dirlo a mio marito. Avevo la sensazione che tutto stesse crollando attorno a me.

Firenze, diagnosticato un cancro al seno nel 2020.

Hanno condiviso testimonianze commoventi sulle sfide emotive e psicologiche legate a questa fase cruciale. Nonostante siano stati compiuti progressi, è diventato evidente che alcune richieste da parte dei pazienti e dei loro cari rimangono purtroppo attuali. “I nostri sforzi dovrebbero concentrarsi sull’evitare il gergo medico. La notizia del cancro è già di per sé uno shock, è fondamentale comunicare con parole semplici e umane” ricorda il dottor Renaud Ferrier, medico generico.

Interrogati durante la conferenza, la constatazione è stata chiara: 25 anni dopo l’implementazione del sistema di annuncio, solo il 50% degli intervistati ritiene che l’annuncio della propria diagnosi sia stato fatto bene. Anche se una formazione specifica sull’annuncio del cancro è ormai integrata nei programmi delle scuole di medicina, ci vorrà ancora del tempo prima che tutti gli operatori sanitari comprendano appieno l’effetto sorprendente causato da questo annuncio.

“Il miglioramento del sistema di notifica del cancro richiede soprattutto il sostegno umano. L’Ospedale Universitario di Nizza cura tutti i tipi di cancro ed è nostro dovere continuare a formare gli operatori sanitari affinché possano offrire un ascolto attento, un sostegno adeguato e una comunicazione chiara ai pazienti e ai loro cari”. insiste Rodolphe Bourret, direttore dell’Ospedale universitario di Nizza. Il sostegno ai pazienti resta quindi fondamentale fin da questa prima fase, perché determina il modo in cui vivranno il viaggio a seguito di questa sconvolgente notizia.

Una presa di coscienza collettiva per questo convegno che ha voluto soprattutto dare voce ai diretti interessati, perché i loro bisogni devono ancora essere pienamente presi in considerazione nel miglioramento del percorso assistenziale.

L’intelligenza artificiale nella lotta contro il cancro

Uno dei temi chiave di questa conferenza è stata l’esplorazione del ruolo crescente dell’intelligenza artificiale (AI) nella salute. Presieduta da Philippe Amiel, presidente del Comitato Etica e Cancro, la seconda tavola rotonda ha messo in luce i progressi resi possibili grazie all’intelligenza artificiale.

“Indubbiamente l’intelligenza artificiale consentirà innegabili progressi nell’analisi dei risultati e nell’approccio ai diversi trattamenti che potranno essere offerti, ma la cosa più importante è che questa intelligenza artificiale deve essere a beneficio dei pazienti e non vuole trarne profitto sulle spalle dei malati” Philippe Amiel, Presidente del Comitato Etico e Cancro

Se la tecnologia non è in grado di cogliere gli impatti psicologici di una diagnosi di cancro, consente tuttavia importanti progressi in termini di precisione e analisi degli esami medici. L’intelligenza artificiale potrebbe quindi rilevare la malattia in anticipo, aiutando i medici a perfezionare le loro diagnosi. Ma nonostante le promesse, l’importanza dell’uomo nel processo di cura è stata fortemente riaffermata: “L’intelligenza artificiale può essere uno strumento potente, ma non sostituirà mai l’ascolto e la compassione degli operatori sanitari di fronte alla sofferenza” ha concluso Paul Hofman, direttore dell’Istituto Ospedaliero Universitario (IHU) di Nizza e vicepresidente del Comitato delle Alpi Marittime della Lega contro il cancro.

Il partenariato associativo Maralpins: una rete territoriale essenziale

Una delle principali novità presentate durante questo evento è stato il lancio ufficiale della partnership associativa Maralpins. Questo ambizioso progetto, guidato dal Comitato delle Alpi Marittime della Lega contro il cancro, mira a creare una forte rete tra loro e le altre associazioni che combattono il cancro nel dipartimento.

Si tratta di un passo importante verso il rafforzamento delle cure, in particolare in termini di cure di supporto, che forniscono un sollievo essenziale ai pazienti e alle loro famiglie.

Dott.ssa Anne-Sophie Azuar, Vicepresidente del Comitato delle Alpi Marittime della Lega contro il cancro

Frutto di una collaborazione senza precedenti, questa rete territoriale consentirà un migliore orientamento delle persone colpite dalla malattia verso le risorse e l’assistenza disponibili, in particolare le cure di supporto offerte gratuitamente ai pazienti e agli operatori sanitari. La guida nata da questa partnership, pensata per offrire un supporto concreto, sarà distribuita in tutti gli stabilimenti oncologici del dipartimento.

Cure di supporto e disuguaglianze di accesso: una discussione cruciale

La terza e ultima tavola rotonda ha esaminato l’importanza delle cure di supporto per i malati di cancro, nonché le disuguaglianze nell’accesso a queste cure nelle diverse regioni. Queste cure, che comprendono il sostegno psicologico, le attività sportive adattate, la gestione del dolore e la riabilitazione, svolgono un ruolo fondamentale nel migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Tuttavia, l’accesso ad essi rimane disuguale a seconda del territorio. Questa discussione ha evidenziato la necessità di una migliore distribuzione di questi servizi, in modo che ogni paziente, indipendentemente dal luogo di residenza, possa beneficiare delle stesse possibilità di sostegno di fronte alla malattia. Come sottolineato dal dottor Philippe Bergerot, presidente della Lega: “È essenziale che i pazienti si sentano supportati in ogni fase del loro percorso, sia al momento della diagnosi, durante il trattamento o dopo il trattamento. Dobbiamo smettere di parlare semplicemente di percorsi assistenziali e considerare invece un percorso di vita reale”.

Questo convegno, ricco di dibattiti e iniziative, ha segnato quindi un passo decisivo nella lotta contro il cancro e nel miglioramento della vita quotidiana delle persone colpite dalla malattia. Un incontro fondamentale a Nizza che ha permesso di portare avanti la causa dei malati, prima del grande evento che avrà luogo a Parigi il prossimo novembre.

Scopri le testimonianze nella sezione della Lega contro il cancro delle Alpi Marittime, un sistema che mira a dare voce ai pazienti e agli operatori sanitari.

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